Napoli. Questa mattina gli studenti del Liceo Vincenzo Cuoco – Tommaso Campanella tornano a scioperare per ribadire la lotta per una scuola sicura.
Gli studenti i un comunicato spiegano: “Ci troviamo, infatti, in una situazione scandalosa, dove nonostante i 6 casi di covid non riceviamo direttive della ASL Napoli circa un’eventuale chiusura della scuola per sanificazione ma anzi, non ci rispondono affatto. A questo si aggiunge la mancanza di una connessione nell’istituto, che non permette ai professori di organizzare la didattica a distanza per le classi in quarantena. E il diritto allo studio dov’è andato a finire?”.
E poi aggiungono: “Come studenti del liceo Vincenzo Cuoco, abbiamo già scioperato lo scorso Venerdì 9 contro la mancata sanificazione completa della Sede Centrale da parte dell’ASL, nonostante 2 casi di infetti al covid-19. Dopo più di due giorni, ormai ogni virus depositato sulle superfici dev’essere morto… ma non muore la nostra lotta per una scuola sicura!
Perciò lo sciopero degli studenti prosegue, dalle classi della sede Centrale fino a quelle del Froebeliano, e non ci fermeremo finché i nostri diritti non saranno rispettati. Ieri c’è stato un Consiglio di Istituto “Straordinario” che non ha risolto nulla.
È stato perfino detto che noi studenti “chiediamo l’impossibile”, quando in realtà reclamiamo i nostri diritti… e nel frattempo i casi sono aumentati: ora sono 6 gli infetti tra Sede Centrale e Succursale. Nonostante ciò, le direttive della ASL Napoli sono poche o del tutto mancanti. Il preside ci ha confermato in Consiglio di Istituto che non riceve risposta dai referenti della ASL cittadina, nonostante le varie chiamate ed e-mail. Alla ASL Napoli non lanciamo un appello, non “chiediamo”: noi vogliamo essere ascoltati!
È inaccettabile che in un momento così difficile un’istituzione tanto necessaria si riveli incapace.
Nel frattempo, gli studenti delle classi in quarantena che chiaramente non possono entrare a scuola, non possono nemmeno seguire la Didattica a Distanza. Infatti nell’istituto non c’è una connessione che permette ai professori di collegarsi con gli studenti. Per ben 6 classi, quindi, il diritto allo studio non è rispettato.
Non ne possiamo più, siamo stanchi di tutto questo! Se non è possibile garantire la sicurezza per la didattica in presenza, chiediamo che sia attivata per tutti gli studenti la DaD, oltre a sussidi per chi non ha mezzi per seguire le lezioni online.
Al contrario di come ci è stato detto, queste richieste non sono “impossibili”. Sono semplicemente la normalità, perché tale deve essere il diritto allo studio in sicurezza. E se ormai anche la normalità è un sogno, allora sì, esigiamo l’impossibile”.
I rappresentanti degli studenti,
le classi 1As, 1Bs, 1Cs, 1A, 1AL, 1BL, 4AL, 4BL, 4A, 4B, 4C, 4D, 4Bs, 5B, 5C, 5D, 5AL e 5BL.
Articolo pubblicato il giorno 13 Ottobre 2020 - 10:27