Una lettera prima di tutto ai fedeli di Arzano, comune alle porte di Napoli dove i commissario straordinari hanno imposto un mini lockdown ai commercianti che ha generato anche proteste in strada, per ricordare che di fronte a una che “sta peggiorando”, “si e’ fortemente ridotto, se non annullato, il rispetto delle regole”.
Il cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, mette nero su bianco, in una missiva che domenica sara’ letta in tutte le parrocchie, che “dobbiamo essere tutti piu’ responsabili e attenti, ma non dobbiamo avvilirci e arrenderci”. “La sinergia e il dialogo rendono concreta ogni possibile speranza di cambiamento per vedere affermati diritti e doveri”, ricorda il presule, e “bisogna non perdere la speranza e adoperarsi per realizzare il bene comune”.
“Siamo tutti piu’ preparati rispetto a prima ma la situazione epidemiologica sta peggiorando – dice Sepe – ci sentiamo piu’ esposti e indifesi, ma forse e’ calato anche il livello di responsabilita’ e di saggezza gia’ dimostrato. Dobbiamo riconoscere che, per tante ragioni e in molti strati della comunita’, e’ calata la tensione psicologica e si e’ fortemente ridotto, se non annullato, il rispetto delle regole. Questo ci rende piu’ deboli e rende piu’ precari la sicurezza generale, il bene comune e l’economia, mettendo in difficolta’ chi deve assumere opportune decisioni e misure necessarie. Il rischio e’ grande. Si possono avere scelte non adeguate, si possono commettere errori comportamentali, si sospendono attivita’ produttive con perdita di posti di lavoro, si finisce in uno stato di crisi economica e di poverta’ diffusa”.
Un appello della Chiesa alla comunita’ e alle istituzioni “perche’ prevalgano gli interessi dei singoli e di tutti, attraverso l’ascolto e il confronto. Sono sul tavolo della riflessione, delle decisioni e dei comportamenti la salute di tutti, il lavoro e la tenuta delle famiglie e delle persone”.
Articolo pubblicato il giorno 17 Ottobre 2020 - 21:35