Il provvedimento, che impone alla pubblica amministrazione di non avere rapporti contrattuali con l’azienda destinataria della interdittiva, è stato emesso il I ottobre da Marco Valentini, il prefetto di Napoli. Si basa sui rapporti del gruppo interforze che ipotizzano condizionamenti malavitosi nella gestione dell’impresa, mirati ad orientare le scelte aziendali. E’, dunque, un provvedimento di carattere amministrativo fondato su elementi indiziari e non ha natura penale. La società ha presentato ricorso al Tar Campania per chiederne la sospensiva. Sede a Napoli, nella centralissima via Crispi, Cogepa è amministrata da Florinda Passarelli, esponente di terza generazione della famiglia di imprenditori che ha avuto come capostipite negli anni ’60 Antonio Passarelli. Tra i molti appalti che ha vinto negli ultimi anni il parcheggio interrato in Piazza Garibaldi a Napoli; lo stadio di atletica a Firenze; il complesso universitario di Sesto Fiorentino; il complesso di Medicina Nucleare dell’azienda ospedaliera Ruggi d’Aragona, a Salerno.
Nel portafoglio dei lavori in corso il sito aziendale indica il completamento dell’autostazione di Avellino, che vale circa 4.300.000 euro ed ha come committente A.I.R. spa ed il terzo lotto dell’accordo quadro per l’affidamento dei lavori di manutenzione stradale straordinaria. In questo caso il committente è la Giunta Regionale della Campania. Cogepa è inoltre aggiudicataria dal Comune di Napoli del completamento dei lavori di riqualificazione dell’asse costiera di Napoli per il tratto via Vespucci – Ponte dei Francesi. In questo cantiere opera in associazione temporanea d’imprese. L’importo di quest’ultimo appalto è di 5.200.000 euro. Stylo 24 ha contattato nel pomeriggio di venerdì la sede napoletana di Cogepa per un commento relativamente al provvedimento che è stato adottato dal Prefetto nei confronti dell’azienda ma, almeno per ora, non è arrivato. “Richiami lunedì perché in questo momento non c’è nessuno che possa darle informazioni” è la risposta che il cronista ha ricevuto dal suo interlocutore dopo che aveva spiegato i motivi della telefonata.
A giugno era incappata in una interdittiva antimafia anche la Passarelli spa, che è guidata da Giuseppe Passarelli, il fratello di Florinda. Il provvedimento era arrivato a valle dell’inchiesta Olimo su un progetto di speculazione immobiliare nell’ex stabilimento Cirio di Castellammare di Stabia il quale, a detta della direzione distrettuale antimafia, avrebbe avuto come protagonisti anche personaggi legati al clan D’Alessandro. Pende ricorso al Tar Campania anche contro questa interdittiva. Sui rapporti tra Cogepa e Passarelli spa, peraltro, dal quartier generale di quest’ultima società, che è a Sant’Agnello, dicono: “Sono due realtà diverse che fanno capo a due distinti imprenditori e che sono completamente indipendenti l’una dall’altra”.
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