Cosi’ Giuseppe Galano, responsabile regionale del 118 spiega l’iter dell’uomo deceduto ieri sera all’ospedale Cotugno di Napoli. Sulla vicenda la famiglia ha denunciato gravi ritardi. Il paziente “e’ stato trattato con tutti gli standard da 11 – spiega Galano – come emerge dalle relazioni che ho ricevuto. Non e’ mai stato un codice rosso e aveva un test covid fatto privatamente quindi era ancora in dubbio se fosse positivi o meno, per questo la prima destinazione e’ stata l’ospedale Pellegrini, e non un covid center, perche’ li’ si poteva coprire sia il sospetto covid che il confermato. Poi il Pellegrini ha ricevuto altre ambulanze e i posti di degenza si erano saturati.
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A quel punto abbiamo impiegato circa un’ora per trovare un altro posto, con ammalato sempre nella stessa ambulanza e in condizioni stabili. Alla consegna al Cotugno i medici ha fatto una relazione da codice giallo, con parametri stabili e una saturazione di circa 95%, infatti gli veniva somministrato poco ossigeno con i naselli. Purtroppo il covid puo’ virare da un momento all’altro, specialmente in persone di una certa eta'”.
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