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Le donne gestivano lo spaccio di droga ad Agropoli e nel Cilento: i nomi delle 14 persone arrestate
Nelle prime ore di questa mattina, nei comuni di Agropoli, Giungano e San Marcellino (Ce), i carabinieri della Compagnia di Agropoli, coordinati dal cap. Fabiola Garello e supportati dalla Compagnia di Aversa e dal Nucleo Cinofili di Sarno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania, nei confronti di 14 indagati (3 in carcere, 9 agli arresti domiciliari e 2 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), gravemente indiziati, a vario titolo, di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. Le misure cautelari seguono una vasta e articolata attività d’indagine avviata dal Nucleo Operativo della Compagnia cilentana nel mese di dicembre 2019, protrattasi fino al mese di marzo 2020, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania.
In carcere sono finiti la pregiudicata 66enne Anna Wierdis ed il 61enne Ciro Elia, coniugi di Agropoli. Ai domiciliari il 50enne Francesco Bamundo e la 35enne Immacolata Nacarlo (detta Titti), residenti a San Marcellino (Ce); la 59enne Maria Verdoliva e la 34enne Anna Buono, madre e figlia; il 35enne Francesco Maiorca di Agropoli, il 21enne Alfonso Citro e il 22enne Carlo Michele Omobono, tutti di Agropoli; il 46enne Luciano Buber di Castellabate e la 52enne Duilia Guariglia (detta Cecilia) di Giungano. In corso accertamenti sul destinatario della terza ordinanza di carcerazione.
L’indagine, denominata ‘Brown Sugar’ (termine gergale per indicare l’eroina meno raffinata), ha consentito di smantellare una fitta rete di spaccio operante prevalentemente nella città di Agropoli, per un giro di affari stimato di circa 30.000 euro. Hashish, marijuana, cocaina, eroina, metadone e suboxone le principali droghe commercializzate al prezzo medio di 25/30 euro a dose, a seconda della tipologia, approvvigionate dalla piazza dell’hinterland napoletano e vendute in Agropoli e zone limitrofe con un rincaro netto.
I destinatari delle misure avevano creato una vera e propria rete di spaccio, occupando il mercato grazie ad una presenza preponderante sul territorio e ad un’organizzazione basata sulla pronta risposta alle richieste dei consumatori. Vincoli di amicizia e familiari (fra i 14, di cui 7 donne, ci sono due coppie di coniugi) caratterizzavano i singoli, rendendo ancor più efficiente l’organizzazione dell’attività. In tutto 28 gli assuntori di sostanze stupefacenti segnalati ex art. 75 D.P.R. 309/1990 e 143 grammi la quantità di sostanza stupefacente complessivamente sequestrata nell’ambito dell’indagine.
Nell’ambito dell’esecuzione dell’ordinanza, è stata inoltre realizzata una perquisizione domiciliare e veicolare con il supporto dell’unità cinofila, con il conseguente sequestro di 54,8 grammi di metadone, 4,3 grammi di hashish, una pianta di marijuana e 38 grammi di eroina, quest’ultima suddivisa in 39 bossoli occultati indosso ad un ulteriore soggetto, arrestato in flagranza.
Articolo pubblicato il giorno 6 Ottobre 2020 - 11:52