L’Asl Napoli 2 precisa: ‘Gli Azzurri non hanno rinunciato prima dello stop’.
</p>
“Tengo a precisare che tutti gli atti fatti dal dipartimento di prevenzione e dall’unità operativa complessa di epidemiologia sono atti che rispondono alla legge”. Queste le parole del direttore generale ASL Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore a Radio Kiss Kiss Napoli: “La legge dice che laddove ci sia una persona positiva si fa un contact tracing e si vanno a valutare quelli che sono stati i contatti stretti, in ambito familiare e in ambito lavorativo. Con comunicazione del venerdì sera da parte del Napoli della positività di Zielinski scatta tutto questo.
E scattano anche le richieste da parte dell’epidemiologia di quelli che erano stati i contatti stretti. Ora questi ultimi devono stare in isolamento per 14 giorni. Anche l’ultimo DPCM che ha variato la quarantena in 10 giorni per i positivi, ha mantenuto i 14 per i contatti stretti. Quindi significa che c’è una valenza scientifica che determina la norma. Così abbiamo comunicato alla Napoli 1 che sul suo territorio c’erano stati contatti stati con una persona positiva. La Napoli 1 a sua volta ha avvisato il calcio Napoli che queste persone andavano messe in quarantena e in isolamento fiduciario.
A questo punto mi sembra che ci fu anche un parere richiesto al capo Gabinetto che non ha fatto altro che ribadire la legge. Se la domanda è: potevano partire lo stesso? Ognuno è responsabile delle proprie azioni. Ronaldo è partito, e non noi sappiamo con chi sia stato a contatto. Se noi dobbiamo accusare chi rispetta le leggi…”
Articolo pubblicato il giorno 15 Ottobre 2020 - 16:56 / di Cronache della Campania