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Il Decreto Milleproroghe, per ultimo in ordine di tempo, ha dato agli enti pubblici l’opportunità per trovare una soluzione occupazionale ai precari storici, a tutela e valorizzazione delle professionalità maturate e poste al servizio delle Funzioni Locali, ma a conti fatti pochissimi enti hanno avviato le procedure per la stabilizzazione dei lavoratori.
“Fra pochi mesi negli Enti locali della Città Metropolitana di Napoli ci ritroveremo davanti ad una vera e propria emergenza che metterà a repentaglio i servizi ai cittadini, con conseguenze negative sui livelli occupazionali del personale precario, il dato più allarmante sarà quello della probabile quanto agghiacciante possibilità che questi dipendenti, dopo anni trascorsi a reggere le sorti di enti in ataviche condizioni di sottorganico, vengano LICENZIATI.” Dichiara Luigi D’Emilio, Segretario Generale Cisl Fp Napoli.
“Con dotazioni organiche sempre più ridotte e con numeri lontani dal reale fabbisogno di personale, a portare avanti i servizi pubblici insieme agli ormai pochi colleghi a tempo indeterminato sono i lavoratori a tempo determinato, sono gli Lsu-Lpu, sono i lavoratori a progetto: sono i precari divisi tra loro dalle varie leggi e leggine che li etichettano, ma uniti nello sfruttamento a favore di un pubblico che si comporta come il peggior padrone.
E’ da mesi che la Cisl Fp Napoli sta chiedendo di adeguare i fabbisogni all’effettiva esigenza con la stabilizzazione delle centinaia di precari -che pur lavorando da vari anni, non hanno ancora avuto la possibilità di vedersi riconosciuto il diritto maturato- e un celere assorbimento delle graduatorie degli idonei dei concorsi.
E’ ora di lasciare la strada delle soluzioni emergenziali, di puro adattamento alle continue difficoltà finanziarie e alle norme restrittive che limitano gli spazi per le assunzioni, bisogna rilanciare il servizio pubblico che è in grado di tenere insieme la qualità della prestazione e la difesa dei diritti sociali.
Tagli e precarietà sono stati usati come la ricetta per il rilancio della PA, ma non sono la soluzione anzi sono parte del problema, ossia lo smantellamento dei servizi pubblici.
Per questo non condividiamo l’attivazione decisa da Sindaci e Giunte della nostra provincia, di esternalizzare o privatizzare, affidando servizi e funzioni – oggi gestite direttamente dalle amministrazioni pubbliche- a soggetti privati appositamente costituiti, con la scusante di creare risparmi, ma che invece come l’esperienza insegna, rimarranno calcoli sulla carta determinando di fatto solo lo spostamento da un capitolo all’altro delle voci di bilancio, meccanismi contabili che non tutelano né i lavoratori né i cittadini.
La Cisl Fp Napoli continuerà nella vertenza intrapresa per garantire i diritti e le giuste aspettative dei lavoratori precari, degli idonei ai concorsi e per la valorizzazione delle professionalità interne attraverso un “patto con i cittadini” come battaglia di civiltà: la tenuta sociale è ad alto rischio di collasso!
Laddove le nostre rivendicazioni non troveranno celeri e concrete risposte avvieremo la mobilitazione a tutela e garanzia dei diritti dei lavoratori.” Conclude D’Emilio.
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