Michele Maddaloni della Cgil e Gennaro Cesarano della Uil hanno scritto ai vertici dell’Asl Napoli 3 Sud sostenendo che “la situazione è insostenibile e per questo bisogna adottare dei correttivi sia per quanto riguarda i percorsi sporco-pulito, sia per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuali (Dpi) che dovrebbero avere una tenuta di sicurezza molto alta. Non si riesce a capire la differenza della prima ondata di marzo, dove i contagi erano stati fortemente limitati, cosa stia accadendo. Probabilmente la ricerca di ampliare i posti letto può essere una concausa nella trasmissione dei contagi, i quali si succedono a ritmi incalzanti. Occorre agire subito”.
I sindacati chiedono “un immediato blocco dei ricoveri, e una altrettanta sospensione dell’apertura di nuovi posti letto, un celere impiego di personale da arruolare anche con provvedimenti extra, considerato che il numero dei posti letto da 34 è già stato portato a più di 80 e il personale che è stato immesso in servizio non è riuscito nemmeno a compensare le uscite dei lavoratori contagiati”. La direzione dell’Asl Napoli 3 Sud ha fatto partire un’indagine interna per capre se c’è stata una falla nel sistema e come sia potuta capitare una cosa del genere in un luogo dove la sicurezza del personale dovrebbe essere al primo posto. E’ partito anche uno screening su tutto il personale con tamponi a tappeto. Operazione che si concluderà nei primi giorni della prossima settimana.
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