Il momento più bello è arrivato alla fine di un lungo calvario. E’ nato il bambino della donna di Cava de’ Tirreni risultata positiva al Coronavirus, alla quarantesima settimana di gravidanza, dopo esser stata ricoverata e quindi sottoposta al tampone di controllo presso l’ospedale Ruggi di Salerno. Una vera doccia fredda. La sua positività avrebbe, infatti, dato il via a un lungo iter di disagi culminati con il trasferimento presso l’ospedale San Carlo di Potenza, dove il piccolo è poi venuto al mondo.
A raccontare la gioia per la nascita di suo figlio ma anche la profonda indignazione per quanto accaduto è proprio il marito della donna che, via social, pubblica la sua testimonianza:
“Scrivo e piango, piango e scrivo.
Un mix di felicità e rabbia che mi ha accompagnato per questi tre lunghissimi giorni, la categoria dei giornalai e delle chiacchiere si è divertita ma le cose da dire sarebbero tante ma ci saranno luoghi e sedi opportune per chiarire, elencare, raccontare e DENUNCIARE quello che di VERGOGNOSO ha dovuto subire in primis mia moglie e poi le nostre famiglie. Mia moglie è stata trattata come una bestia a Salerno abbandonata a se stessa, dalle 3 di notte quando le è stato comunicato di essere positiva al Covid (asintomatica) l’hanno fatta morire di sete, con dolori allucinanti ha dovuto soffrire da sola come se avesse avuto la peste, la colazione se non era per qualche chiamata fatta a qualche amico nemmeno l’avrebbe avuta. Ovviamente tutti noi, componenti delle due famiglie, abbiamo fatto i tamponi e SONO RISULTATI TUTTI NEGATIVI
Vorrei dire due cose: la prima è quella di fare i miei più “sinceri complimenti “ al reparto di ginecologia (parlo del gruppo di lavoro di quel turno specifico) perché peggio di cosi è difficile, scortesi e ospitalità pari allo zero, amore per il proprio lavoro ed umanità assenti, disorganizzati e andati in panico dopo la positività di mia moglie, (purtroppo non era di turno il nostro ginecologo Palazzo, vero uomo che ci ha contattati sempre); l’altra la dedichiamo al Presidente della Regione che tanto si diverte e tanto fa il goliardico con i suoi discorsi dei lanciafiamme, Le dico una cosa Presidente Vincenzo De Luca mi auguro che non possiate mai vivere quello che ha vissuto mia moglie perché lei di Salerno conosce probabilmente le spettacolari luci d’artista, ma informatevi anche su come funziona il reparto di ginecologia a Salerno, viviamo da 8 mesi con il virus in Italia e non esiste un reparto Covid in ginecologia a Salerno, ma di che parliamo VERGOGNATEVI!!! Ma fortunatamente mia moglie è stata trasferita a Potenza dove ha trovato delle persone meravigliose che amano il proprio lavoro, educate e gentili e dove è venuto alla luce la cosa più bella di mamma e papà.” Queste le parole di D.B.
Dal canto suo, l’Azienda ospedaliera di Salerno aveva già comunicato, nella tarda serata di ieri che: “Il Ruggi non è individuato come sede idonea per il parto di donna gravida covid positiva. In caso di paziente che giunga in pronto soccorso con parto imminente questo avviene al Ruggi e la puerpera viene poi trasferita con il neonato alla Federico 2. In caso di parto non imminente viene attivato lo Stam (servizio trasporto assistito materno) covid.”
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