In libreria “Scendo dal treno per riprendermi la vita” di Carmelo Atonna
Un grande romanzo postumo, classificatosi al primo posto assoluto al Concorso letterario nazionale “Autori Italiani” – edizione 2019. L’opera è edita dalla CSA Editrice.
Gli anni dopo il sessantotto sono stati una fucina di speranza per un’intera generazione. L’autore racconta le manifestazioni di piazza e gli avvenimenti tragici legati all’eversione politica. Delinea con contorni netti la figura tipica del brigatista rosso: idealista, di estrazione borghese, che vuole cambiare il mondo ma rimane invischiato nella spirale dell’odio. Il romanzo vede il protagonista, un manager quarantenne, liberarsi dalla quotidianità della vita borghese, stanco di un’esistenza sprecata che non trova nessun riferimento con le necessità intime ed esistenziali. Due incontri determinanti lo porteranno a recuperare i valori della vita: quello con Don Ciro e quello con la giovane Erika.
Carmelo Atonna, Sarno (SA) 02.11.1935 – Milano 31.03.1996
Compie i primi studi classici nel Seminario di Nola (NA), completandoli al Liceo Classico “Tito Lucrezio Caro” di Sarno. Pur prediligendo le discipline letterarie, si lascia trasportare dalla passione dell’oratoria forense verso gli studi giuridici, conseguendo la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli nel 1958. Dal 1962 esercita a Milano in modo eccellente la professione di avvocato penalista. Fortemente ispirato ai valori del cristianesimo, diviene illuminato seminatore di pensiero e di idee. Dagli anni ’70 – ’80 completa la prima opera in prosa inedita, “Scendo dal treno per riprendermi la vita” romanzo filosofico nel quale affronta i problemi sociologici e politici degli ultimi decenni del secolo scorso, prospettandoli nel futuro. È sua convinzione che l’uomo moderno, privo di direzione, possa trovare nello specchio della storia l’orientamento della sua esistenza. Restano due romanzi postumi incompiuti, trascritti e terminati dalla moglie Emma Bosso Atonna: “Il dono dell’anima” e “La coscienza di Luca”.
Opere poetiche: “Anni persi I-II”, “Ritorno a Dafne I-II”, “Lamento a Dafne III”, “Carmina Atavica”, “Canti del Sacro ‘Desiderio’”, “Colui che viene colui che va”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Ottobre 2020 - 16:34