Guerriglia a Napoli, 4 magistrati al lavoro sulle immagini.
Sono magistrati di 4 sezioni specializzate che stanno lavorando sugli scontri di venerdi’ sera a Napoli. Le telecamere di sorveglianza nella zona di Santa Lucia (strada parallela al lungomare dove c’e’ la sede della Regione Campania), del corso Umberto e di piazza Bovio, ma anche le riprese di smartphone messe in rete, hanno consentito di individuare gruppi di persone (molte gia’ individuate) che si sono infiltrate nella manifestazione pacifica dei commercianti contro il lockdown.
I magistrati designati dal procuratore Melillo nel pool – Antonello Ardituro (antiterrorismo), Celeste Carrano (Antimafia), Luciano D’Angelo (sicurezza urbana) e Danilo De Simone (manifestazioni sportive) – stanno cercando anche di verificare se, come presupposto da altri uffici inquirenti, gli scontri che si sono verificati non solo a Napoli ma anche a Torino e Milano, siano stati coordinati da una regia unica. la base di partenza delle indagini e’ che siano organizzati: scooter a rallentare le azioni delle forze dell’ordine, e gruppi d’assalto nascosti e ben bardati.
Venerdi’ scorso erano presenti personaggi legati all’estremismo sia di destra che di sinistra, criminali comuni ed elementi riconducibili a piccoli clan della zona del Pallonetto di Santa Lucia, rione Sanita’ e Quartieri Spagnoli, parcheggiatori abusivi e tifosi violenti della curva A.
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Di diversa composizione, invece, la componente violenta che invece si e’ resa protagonista degli scontri avvenuti in citta’ il giorno successivo, sabato, in piazza dei Martiri, perlopiu’ elementi inquadrabili tra i cosiddetti movimenti antagonisti.
Articolo pubblicato il giorno 28 Ottobre 2020 - 09:28