Mangalia, ha ospitato tra il 18 e il 20 settembre, al Neptun Summer Theatre e Turquoise-Venus Beach, il Festival Internazionale di Sabantoi ideato e realizzato dalla ” Unione Democratica Tatara”.
Con il progetto Sabantoi, cerchiamo di raggiungere una lacuna colpevole e promuovere la conoscenza della cultura etnica turcica e tartara e delle diverse comunità che vivono in Romania, perché la conoscenza reciproca aiuta ad integrarsi. Unione Democratica Tatara con il sostegno del Dipartmento per le Relazioni Interetniche, Community Aid Association Romania, Direzione Cultura e Sport Mangalia, L’Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan in Romania, L’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaijan in Romania, Fondazione per lo sviluppo locale e regionale del ramo sud-orientale, School Sports Club Mangalia, Agigea Sports Club, Silver Samurai Sports Club, Scuola Sento, Filiale di Medgidia Romi Party, “Osman Gazi” Turkish Association, Balkan Humanitarian Foundation, Associazione Culturale-Umanitaria D.U.A. e Associazione culturale Mehmet Niyazi cercano di offrire al proprio pubblico attraverso proiezioni di film e giochi interattivi tradizionali, l’opportunità di guardarsi allo specchio, conoscere la realtà circostante, costruire dialoghi interetnici. La cultura può svolgere un ruolo decisivo oggi come una finestra critica sul mondo. Anche per questo siamo molto entusiasti di poter dare il benvenuto all’edizione 2020 del “Sabantoi Festival ”.
Sabantoi è alla sua prima edizione ma il festival internazionale che racchiude elementi del progetto è alla sua quarta edizione, quindi, all’evento promosso dall’Unione Democratica Tartara hanno risposto entità provenienti da tutto il paese e internazionale (8 paesi: Germania, Turchia, Bulgaria, Kazakistan, Azerbaijan, Uzbekistan, Pakistan, Paesi Bassi), riconoscendo l’esistenza di un’attenzione e una sensibilità diffusa intorno al contesto dell’inclusione sociale interetnica e dell’interculturalità. UDT ha visto anche il forte coinvolgimento delle associazioni di promozione sociale, i partner del progetto presentato, con una funzione di mediazione culturale intesa a favorire l’incontro tra le realtà artistico-culturali interetniche e le comunità che vivono in queste terre. Mangalia ha goduto di due eccezionali proiezioni del Kazakh Film Festival, parte del Sabantoi, “Kazakh Khanate: The Golden Throne” e “The Deep Fountain” entrambe con sottotitoli e si sono concluse con i giochi del terzo giorno, conditi con musica, delizie culinarie e buon umore. Il Sabantoi Festival ha coinvolto le comunità interetniche nel mondo e in Romania, con un’attenzione particolare ai giovani della seconda generazione, cittadini che sono parte integrante del tessuto sociale del nostro Paese e che possono essere i principali attori dei processi di dialogo, mediatori d’incontri interculturali e “ponti” con le comunità interetniche di origine: una serie di esperienze che, attraverso spettacoli, film, giochi, dimostrazioni di giochi storici e delizie culinarie tradizionali, nonché workshop, hanno creato modi di incontro tra patrimoni e valori culturali differenti.
In una società in continua evoluzione, il settore culturale può, infatti, essere l’occasione e il terreno di fondamentale sperimentazione, in quanto l’arte, tradizioni, giochi sportivi ed esperienze di pratica insieme, condivisione di forme di lavoro artistico, possono aiutare a stimolare l’incontro uno con un altro, facendo dell’obbedienza protagonista. Tutti i progetti sono caratterizzati da modalità di riavvicinamento tra artisti, migranti e cittadini che disegnano i confini di una nuova comunità.
“Sabantoi Festival ”vuole essere un incontro ripetibile tra le attività interculturali e discipline umane, storiche e artistiche, che fa divertire e riflettere sul presente e sul futuro, con la precisa consapevolezza della nostra antichissima storia comune.
L’evento si è svolto in condizioni speciali nel contesto attuale del COVID 19 per sviluppare le potenzialità dei processi culturali avviati da UDT, azioni e attività considerate finalizzate a lavorare per integrare realtà territoriali, attraverso le relazioni tra comunità interetniche, promuovere pratiche di confronto interculturale, implementare strumenti che possono contribuire alla trasformazione della convivenza e delle relazioni di conoscenza nella società, tra diverse generazioni, comunità, tra giovani e anziani, tra autoctoni ed etnie, esprimendo e sperimentando nuove potenzialità dei linguaggi artistici, culturali e comunicativi.
Si esprime il positivo apprezzamento per il lavoro svolto, per l’interesse e l’impegno che hanno accompagnato l’evento.
L’obiettivo dichiarato del raggiugimento di questo progetto, che abbraccia la cultura turcica e tatara, è stato quello di stimolare e definire un’ampia riflessione sulle affinità culturali di una serie di soggetti coinvolti da anni, anche attraverso strumenti differenziati e originali nel campo della cultura, della vita contemporanea ed etnie culturali. Queste affinità entrano nella società come carattere identitario capace di creare un terreno d’incontro che trascende le diversificazioni territoriali, sia artistiche, urbane e sociali, sia le diverse collocazioni geografiche, per dare origine a residenze artistiche tra l’area della Dobrogea e alcune delle associazioni più significative che dedicano il loro lavoro interculturale, alla tradizione dei “centri” storicamente riconosciuti e vogliono confrontarsi con loro. Il progetto, attraverso una serie di attività dettagliate su ciascun tema dei partner, tende a creare un nuovo stimolo interculturale capace di dialogare, attraverso la progettazione di spettacoli cinematografici, laboratori, dimostrazioni di sport e giochi culturali tradizionali turchi e tartari, la vocazione per la contemporaneità di Dobrogea e della sua provincia con quelle parti del mondo che oggi costituiscono i territori del “sapere e della convivenza interetnica”, alla ricerca di una terra di confronto di possibilità e contraddizioni, luogo dove l’arte, la cultura, lo sport tradizionale, il cibo tradizionale diventano l’istrumento di comunicazione, prossimità e comprensione tra le persone, al di là della loro appartenenza geografica, religiosa, culturale ma anche al di là del loro inserimento in un ambiente culturale interetnico “protetto”.
Il Festival di Sabantoi si propone di ottenere un’etichetta riservata alle iniziative che contribuiscono alla riflessione e al dialogo sul valore che il patrimonio culturale interetnico ha per la nostra società e di mostrare a tutti la sua importanza nei diversi settori della vita pubblica e privata. Un momento speciale per godere del nostro patrimonio imparando a prendere cura e preservarlo.
Un festival che si sviluppa insieme agli enti pubblici di riferimento del territorio, coprendo l’intero universo culturale interetnico turco e tartaro che, attraverso “Sabantoi”, viene abbracciato in tutti i suoi generi.
Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2020 - 11:23