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De Magistris attacca De Luca: ‘Così si arriva al lockdown’

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”La Campania? Il sistema di tracciamento non sta più funzionando, il contagio è fuori controllo, l’assistenza domiciliare che è fondamentale non c’è un’unità che la faccia, le terapie intensive sono quasi tutte piene così come i posti negli ospedali, medici e infermieri sono già al collasso. E’ normale che così facendo arriveremo al lockdown”.

 

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Lo dice il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, a Radio Cusano. “E il presidente della Regione, per nascondere ciò che non ha fatto, decide di chiudere le scuole, il luogo dove c’è il numero più basso di contagio. La pandemia è diventata uno strumento di consenso, questo rischia di alterare il dibattito democratico nel nostro Paese. Un’operazione verità si sta facendo, la bolla mediatica che ha innalzato alcuni personaggi che si sono posti come supereroi si sta sgonfiando, il rischio è che dal lanciafiamme si passi ad essere mangiafuoco” .

“Il Presidente del Consiglio ha annunciato che i Sindaci potranno adottare coprifuoco parziali, di vie e piazze, dalle 21. Conoscendo la sensibilita’ istituzionale del Presidente Conte e la coesione che deve caratterizzare questo difficilissimo periodo che vive la nostra Repubblica, non posso credere che si sia deliberatamente e dall’alto, senza consultare sul punto i sindaci d’Italia, scelto di scaricare su di noi una decisione non praticabile”.Ha spiegato ancora il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

“L’effetto delle parole pronunciate dal Presidente del Consiglio davanti a milioni di italiane e italiani – aggiunge – sara’ quello di lasciare ancora una volta i sindaci con il cerino in mano. Lo Stato sceglie, quindi, di puntare il dito per nascondere quello che non si e’ fatto, in tante parti del Paese, per rafforzare la rete territoriale di sanita’ pubblica. Provo amarezza, sconforto e delusione per uno Stato che non ha la sensibilita’, la volonta’ e la lungimiranza di mettere al centro i suoi cittadini e chi li rappresenta, a mani nude, sul territorio, con poche risorse umane e spesso senza un euro.

Dopo 9 mesi dallo scoppio della pandemia e’ un segno di debolezza e mancanza di lucidita’ dello Stato non riuscire a garantire il controllo del territorio e scaricarlo sui sindaci che spesso non hanno ne’ personale, ne’ soldi, per pagare straordinari. Presidente Conte – chiede de Magistris – corregga il tiro, faccia il generale che sta vicino ai soldati che combattono sulla prima linea con pochi viveri e poche armi e che cercano, ogni giorno, di arginare epidemia sociale, economica e lavorativa e contenere l’avanzata del contagio criminale ”

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris esprime inoltre il proprio cordoglio per la morte di Ernesto Celentano, medico di medicina generale di Napoli morto all’ospedale Cotugno a causa del Covid-19- “Aveva contratto il virus probabilmente mentre visitava un suo assistito ammalato”, spiega De Magistris, ricordando che “come tanti suoi colleghi e colleghe, nonché infermieri ed operatori sanitari tutti, si rischia ogni giorno la vita. I medici e gli infermieri sono allo stremo e i cosiddetti medici di base sono la trincea di questa guerra sanitaria e continuano a combatterla con armi spuntate. A questi missionari va la solidarietà e il sostegno della città che esprime, mio tramite, il profondo cordoglio per la scomparsa di questo medico che donava agli altri assistenza e umanità”.

 


Articolo pubblicato il giorno 19 Ottobre 2020 - 09:22

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