Lo dice il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, rispondendo a un cronista durante una sua visita all’Ospedale del Napoli, e riferendosi alla situazione dei posti letto per affrontare l’emergenza pandemia.
“Chiariamo che i posti Covid disponibili vengono attivati sulla base delle esigenze che si hanno di volta in volta, perche’ il personale e’ limitato e per garantire i turni nei posti Covid bisogna eliminare le prestazioni non essenziali. Questo si sta facendo”, spiega. Nei Covid residence ci sono “duecento posti letto per pazienti che non possono passare la quarantena a casa ma sono asintomatici”, aggiunge, definendoli “di qualita’ ed eccellenza”, e spiegando che c’e’ “una intera palazzina per pazienti Covid, in cui non sono esauriti i posti letto”. “La maggioranza dei contagi avviene in famiglia, negli assembramenti notturni e nelle scuole soprattutto nelle ultime classi delle superiori – ribadisce De Luca – incontrano gli amici, partecipano alla movida, tornano a casa e trasmettono il contagio ai familiari e soprattutto alle persone anziane. Abbiamo accantonato ora le prestazioni non necessarie per avere posti letto per il Covid. Anche per terapie intensive che abbiamo realizzato, non sprecando risorse, ma facendo lavoro di prevenzione, vanno attivate sulla base di esigenze concrete”. Il ‘governatore’ campano tocca poi il tema delle carenze di operatori sanitari: “Gli anestesisti non ci sono in tutta Italia, sono professionalita’ preziose e quindi si attivano su necessita’; i posti sono 120 quanto previsto e saranno usati a seconda delle esigenze”, dice.
“Mancano medici, anestesisti. La competenza sulle richieste fatte allo Stato e’ della Protezione civile. La richiesta che abbiamo fatto di medici e personale aggiuntivo era indirizzata a loro – rimarca – abbiamo chiesto 600 medici e 800 infermieri. Ad oggi abbiamo avuto assicurazione di 50 medici in piu’ e 100 infermieri. Quindi siamo clamorosamente al di sotto delle esigenze minime poste dalla regione Campania. Dovremmo avere 55.000 dipendenti secondo standard ministeriale e invece ricordo che abbiamo 12.000 medici in meno. Per questo abbiamo chiesto personale e si deve rispondere non con questi numeri risibili e clamorosamente insufficienti. Ad oggi abbiamo avuto assicurazione su 50 medici e 100 di altro personale. Vedremo nei prossimi giorni che arriva, per il resto faremo miracoli per reperire da altri reparti gli anestesisti che saranno necessari”.
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