Arriva la ‘Stretta’ per i locali, stop alle cartelle esattoriali fino al 2021.In arrivo un ‘fondo Covid’ da 4 miliardi, per il sostegno dei settori piu’ colpiti dall’epidemia.
Nuovo confronto Governo-Regioni sulle misure per contenere l’epidemia Covid: il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia ha convocato per questa mattina alle 10 un vertice con Regioni, Anci e Upi. All’incontro parteciperanno anche il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi e il commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, e, in video-collegamento il ministro della Salute, Roberto Speranza, la ministra della Scuola, Lucia Azzolina, la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, e il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.
Orari scaglionati per la scuola; palestre chiuse; stop a bar e pub dalle 21, ai ristoranti dalle 23 o 24. Non basta un confronto lungo oltre tre ore del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza e i ministri Roberto Gualtieri e Francesco Boccia, per definire le misure anti contagio da Covid che entreranno nel nuovo dpcm. Serviranno un altro confronto con le Regioni e i Comuni e una discussione finale nel governo, prima che Conte – probabilmente nella serata di domenica – annunci al Paese la nuova stretta. Al termine di una discussione che fonti di maggioranza definiscono “assai tesa”, manca una sintesi ancora su diversi aspetti, per i quali decisivo sarà il confronto con gli enti locali: dallo stop a fiere e congressi, all’ipotesi di vietare di consumare alcolici in piedi fuori dai locali dalle 18.
La nuova stretta dovrebbe puntare, come suggerito anche dal Cts, sullo smart working e sullo scaglionamento degli orari delle scuole superiori, con l’ipotesi di ingresso alle 11 e una quota di didattica a distanza per alleggerire i trasporti (ma non si esclude neanche una riduzione della capienza massima degli autobus). Dovrebbe esserci anche lo stop agli sport di contatto dilettantistici e – ma ancora non c’è certezza – la chiusura di palestre e piscine. Si punta inoltre su una spinta al tracciamento dei contagi, sollecitata dagli esperti. Continua a dividere il pacchetto delle misure anti movida e una possibile forma di “coprifuoco”. Al termine del vertice serale a Palazzo Chigi il punto di caduta sembra essere la chiusura di bar e pub alle 21, ristoranti alle 24, per non pesare su un settore già in grande sofferenza. Ma dal governo invitano alla cautela nelle indiscrezioni: c’è chi continua a spingere per misure ancora più dure, soprattutto nel weekend. E chi, come Italia viva, è contro le nuove chiusure e tiene alta la guardia: nonostante la smentita di diverse fonti di governo, i renziani non escludono che fino all’ultimo possa tornare sul tavolo l’ipotesi – da loro osteggiata – di uno stop a parrucchieri e centri estetici.
Stop alle cartelle esattoriali per decreto fino al 31 dicembre. Il Consiglio dei ministri notturno ha approvato con la formula ‘salvo-intese’ il disegno di legge con la manovra da 40 miliardi e ha varato il decreto legge che rinvia al 2021 la ripresa della riscossione esattoriale. Il governo ha anche dato il via libera al Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles (con qualche giorno di ritardo rispetto al termine del 15 ottobre). Con un altro dl collegato arrivera’ poi la proroga della cassa integrazione Covid per le imprese fino a fine anno. La legge di bilancio taglia cosi’ il suo primo traguardo e sara’ trasmessa nei prossimi giorni in Parlamento. Quella messa in campo e’ una manovra, finanziata per circa 23 miliardi in deficit e che potra’ contare su 17 miliardi di aiuti Ue, ipotecata dall’emergenza, a causa dell’impennata dei contagi e del timore di una recrudescenza dell’epidemia che potrebbeportare a nuove chiusure mirate.
Il dl fiscale, dopo la scadenza della precedente moratoria lo scorso 15 ottobre, dovrebbe estendere fino alla fine dell’anno la sospensione di versamenti di somme dovute da cartelle di pagamento, accertamenti esecutivi e pignoramenti di stipendi e pensioni. Previsto anche lo stop dell’invio delle nuove cartelle esattoriali che da lunedi’ l’agente della riscossione avrebbe potuto ricominciare a recapitare ai contribuenti in debito con il Fisco. Anche l’attivita’ di notifica verra’ quindi rinviata al 2021. La maggioranza avrebbe trovato l’accordo anche sul rinvio al primo luglio 2021 della plastic e della sugar tax. Italia Viva chiedeva l’abolizione delle due imposte che, senza interventi, erano destinate a entrare in vigore da gennaio 2021, e aveva minacciato di non votare il Dpb. Il compromesso sarebbe stato raggiunto nel corso del vertice che ha preceduto il Cdm.
Nuove regole per lo smart working nella pubblica amministrazione
Il governo intende inoltre affiancare alla manovra un decreto legge collegato per anticipare alcune misure anti-Covid piu’ urgenti, come ad esempio la proroga della Cig Covid o le nuove regole per lo smart working nella pubblica amministrazione (oggi il ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso del vertice con regioni, ha detto che si potrebbe arrivare al 70-75%).
Proroga della Cig Covid e blocco licenziamenti
Il decreto, come annunciato dai ministri Gualtieri e Catalfo ai sindacati, prevede la proroga della cig Covid fino alla fine del 2020 per estendere la copertura alle imprese che la dovessero esaurire a meta’ novembre. Si dovrebbe poi finanziare in manovra un’altra tranche di 18 settimane, da utilizzare il prossimo anno, che potranno richiedere anche le aziende che finora non hanno usufruito degli ammortizzatori di emergenza. Un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali e’ previsto per mercoledi’ ma Cgil, Cisl e Uil hanno gia’ fatto sapere che le misure non sono sufficienti ed e’ necessario prorogare la cassa Covid e il blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’emergenza. In particolare quello dei licenziamenti resta uno dei nodi da sciogliere che ha riacceso lo scontro tra governo e sindacati negli ultimi giorni, creando divisioni anche all’interno dell’esecutivo. Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha ribadito che il blocco proseguira’ per le aziende che useranno la cassa Covid.
Assegno unico per i figli e taglio del cuneo fiscale
Tra le misure in arrivo anche l’assegno unico per i figli che sara’ finanziato con 3 miliardi e partira’ da luglio 2021. A regime la misura avra’ una dote di 6 miliardi. Confermata poi la copertura strutturale del taglio del cuneo fiscale anche per i redditi tra 28mila e 40mila euro, la decontribuzione al 30% per le imprese del Mezzogiorno che si affianchera’ a nuovi sgravi per le assunzioni di giovani e donne.
Sostegno al turismo, commercio e ristorazione
Un altro filone su cui si sta lavorando e’ il sostegno ai settori in crisi, turismo e ristorazione, ma anche commercio e spettacolo: dovrebbe arrivare un fondo ad hoc, con una dote di circa 4 miliardi, da destinare alle filiere piu’ colpite. E, oltre alle indennita’ gia’ previste, sono allo studio anche interventi a fondo perduto.
Sgravi e 1 miliardo di credito d’imposta per il Sud
La manovra approvata questa notte conferma 5,7 miliardi per rinnovare nel 2021 la decontribuzione al Sud e stanzia 1 miliardo per il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.
Assegno unico anche agli autonomi e agli incapienti
Partira’ da luglio 2021 “una grande riforma per le famiglie, con l’introduzione dell’assegno unico che viene esteso anche agli autonomi e agli incapienti”. Lo si legge nel comunicato diffuso al termine del cdm che ha approvato la manovra 2021. Nella legge di bilancio, aggiunge la nota, “viene inoltre prolungata la durata del congedo di paternità”.
Arriva il fondo da 4 miliardi di euro per i vaccini
Per la sanita’ vengono stanziati circa 4 miliardi di euro. Lo conferma il comunicato finale di Palazzo Chigi sulla manovra. “Le diverse misure riguardano in particolare il sostegno del personale medico e infermieristico, fra queste la conferma anche per l’anno 2021 di 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato per il periodo emergenziale e il sostegno delle indennita’ contrattuali per queste categorie, e l’introduzione di un fondo per l’acquisto di vaccini e per altre esigenze correlate all’emergenza COVID-19”. Questo fondo dovrebbe valere 400 milioni l’anno per il 2021 e il 2022. “Viene inoltre aumentata di un miliardo di euro – si legge nel comunicato – la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale”.
350 milioni di euro trasporto pubblico locale, focus scuola
La manovra 2021 prevede fondi aggiuntivi da utilizzare nei primi mesi del prossimo anno per il trasporto pubblico locale, “in particolare modo quello scolastico”.. Le risorse ammonterebbero a 350 milioni di euro.
Proroga moratoria mutui, garanzie Fondo Pmi e Sace
– Nella manovra 2021 viene istituito un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza COVID. Viene prorogata la moratoria sui mutui e la possibilita’ di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE. Lo annuncia il comunicato di Palazzo Chigi sulla legge di bilancio in cui, si precisa, “viene fornito un sostegno aggiuntivo alle attivita’ di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro”. Vengono inoltre prorogate le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.
6,1 miliardi per scuola, universita’, diritto studio
In arrivo 6,1 miliardi per scuola, universita’ e diritto allo studio. E’ quanto si evince dal comunicato finale di palazzo Chigi sulla manovra, in cui si precisa che “viene finanziata con 1,2 miliardi di euro a regime l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. E’ previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio e sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Sono destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca”.
600 milioni a sostegno occupazione cinema e cultura
– Con la manovra “vengono destinati 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura”. E’ quanto si legge nel comunicato finale di Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato la legge di Bilancio.
Ok Cdm a dl cartelle, stop fino a 31 dicembre
Nel decreto, chiarisce il comunicato diffuso da Palazzo Chigi al termine del cdm, viene disposta la proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attivita’ di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della Riscossione. Allo stesso tempo, si proroga al 31 dicembre anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziche’ 5. Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono gia’ accumulate, alle quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, precisa ancora il comunicato, e’ inoltre previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle.
Ok Cdm a ddl, laurea abilitera’ dentisti e farmacisti
Arriva una “radicale semplificazione” dell’accesso alle professioni regolamentate: bastera’ la laurea magistrale per l’abilitazione all’esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo. Lo rende noto il comunicato stampa del Cdm, dopo l’approvazione di un disegno di legge che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti. Si prevede che il tirocinio pratico-valutativo sia svolto all’interno dei corsi di laurea e che, di conseguenza, l’esame conclusivo del corso di studi divenga anche la sede nella quale espletare l’esame di Stato di abilitazione all’esercizio della professione. La semplificazione si applichera’ anche alle qualifiche di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e di perito industriale laureato.
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