Evening Dresses Show si conferma come punto di riferimento per il settore nonostante il Covid-19
Per l’appena conclusa seconda edizione di Evening Dresses Show si registrano numeri in crescita nonostante si sia trattato di un evento quasi tutto in digitale e chiuso al pubblico a causa delle normative vigenti legate all’emergenza Covid-19.
Organizzato da IFTA – Independent Fashion Talent Association con la collaborazione e il sostegno di Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – , di Regione Campania, Comune e Camera di Commercio di Salerno, durante i 3 giorni di eventi e sfilate che si sono tenute dal 10 al 12 ottobre presso la Stazione Marittima Zaha Hadid di Salerno, Edshow si è confermato come il primo salone italiano dedicato alla moda per il cocktail e la sera.
“Questa edizione ci ha riservato delle grandi sorprese nonostante le difficoltà del momento che stiamo vivendo. Abbiamo ottenuto una risposta di partecipazione e consensi che fa ben sperare per il futuro della moda italiana. Abbiamo ospitato piccole e medie imprese che ogni giorno lavorano sodo per portare in alto il prestigioso marchio del Made in Italy – ha affermato soddisfatto Roberto Jannelli, patron del progetto Edshow e di IFTA – Ci auguriamo di poter fare sempre meglio e il mio ringraziamento va anche al contributo importante offertoci da ICE, da Regione Campania e Comune di Salerno”.
Da 8 regioni del sud Italia, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, sono stati 36 i brand presenti alla Stazione Marittima “Zaha Hadid” di Salerno, di cui 22 aziende campane.
Circa 200 i visitatori giornalieri, con ingressi contingentati e assistiti dal personale di sicurezza come previsto dalle disposizioni governative nazionali e regionali.
Ben 33 sfilate trasmesse in streaming i circa i tantissimi buyer collegati alle 78 sedi Ice nel mondo.
“Edshow ha bissato il successo della prima edizione portando a Salerno il meglio della produzione moda Evening del sud Italia. A cominciare dalle 22 aziende campane presenti, tra le prime a raccogliere consensi on-off line – ha dichiarato Michela Zio, direttrice artistica dell’Edshow – A salone ancora in corso, hanno ricevuto richieste da boutique e da distributori europei, mediorientali e cinesi, molto interessanti. Anche i distributori italiani, tra i più importanti nel panorama degli showroom nazionale, hanno già avviato trattative per commercializzare le collezioni presentate a Salerno”.
Tanti i pezzi pregiati e le collezioni alternative, ecosostenibili al 100%, presenti all’interno dell’Edshow, come: una borsa realizzata con pelle di baccalà; i gioielli in legno di ulivo colpito dalla xylella; i cosmetici derivati da scarti di coltivazione dei finocchi; le borse realizzate in sughero sardo; gli abiti, le borse e perfino le scarpe con tessuti ricavati da vecchie coperte e lenzuola dei corredi delle nonne abruzzesi; i filati bio per maglie; i capi spalla con fibra di carta trattata come fosse mikado.
Un’edizione a porte chiuse ma impostata sulla comunicazione digitale che ha permesso Edshow di registrare numeri e contatti importanti, rendendo l’evento una vera e propria kermesse internazionale.
Oltre agli ordini registrata da buyer internazionali provenienti da nazioni come Germania, Cina, Russia, Inghilterra, Croazia, Bulgaria, sulla piattaforma digitale realizzata in cooperazione con ICE risultano già registrati per il business matching anche buyer del continente asiatico e del Medio Oriente, che restano sempre tra i principali estimatori del Made in Italy di lusso.
A partire dal 13 ottobre e per circa una settimana, infatti, la piattaforma resterà online per consentire attraverso un semplice link di poter accedere ad una virtual room per dare luogo ai B2B tra aziende e buyer interessati.
Un progetto in continua crescita con lo sguardo rivolto verso l’itero panorama internazionale, senza dimenticare le radici mediterranee.
Articolo pubblicato il giorno 14 Ottobre 2020 - 09:53