La forza prorompente e la sincera volontà di costruire un teatro nuovo e diverso non si possono arrestare neanche di fronte alla tragica situazione che ha colpito tutto il mondo e che mina il fondamento stesso del fare teatro, cioè la costruzione di immaginari collettivi fondati sul rapporto tra carne viva.
Il TeatroBasilica, con le mille accortezze dovute, riapre le sue porte al pubblico, partendo nuovamente da quelle che sono le radici del suo esistere su Roma: la nuova drammaturgia, la costruzione di collaborazioni artistiche durature e l’incontro tra generazioni diverse.
Quella che solo un anno fa era una chimera oggi è una concreta realtà basata sul principio di accoglienza di artisti e spettatori. Tutto questo è stato possibile grazie ad uno sforzo collettivo della compagnia Gruppo della Creta, guidata con speciale adesione culturale e umana da Antonio Calenda, e da una comunità teatrale, e non solo, che si è stretta intorno a questo magnifico spazio destinato al racconto dell’oggi.
Lo scambio diretto tra chi è tradizione del teatro e coloro che saranno il futuro dello stesso è diventata la chiave di volta che ha permesso al TeatroBasilica di trovare una identità netta e chiara nel panorama teatrale romano e nazionale.
Sebbene viviamo in tempi incerti, anche quest’anno moltissimi artisti di grande spessore hanno scelto di abitare, con la loro arte, la nostra Basilica e noi ne siamo fieri.
Per sostenere il teatro in questo periodo di distanziamenti e restrizioni la direzione ha deciso di dividere in due parti questa stagione: il progetto “Frammenti” e la “Stagione 2.1.”.
FRAMMENTI
“Frammenti” è il nuovo progetto che il TeatroBasilica ha elaborato per affrontare la riapertura post Covid e che ci accompagnerà da ottobre 2020 fino alla fine dell’anno. I nostri sono “frammenti essenziali” da rimettere assieme per ricostruire quella narrazione che quest’anno si è improvvisamente frantumata. “Frammenti essenziali” perché servono a non perdere il senso profondo di ciò che si fa.
Per ripartire è stata scelta una rosa di spettacoli, tra i più diversi ed eterogenei, caratterizzati da una profonda necessità scenica. Spettacoli diversi in cui convivono la sapienza del teatro italiano, attraverso gli interventi di Gabriele Lavia, Roberto Herlitzka e Riccardo Caporossi, e le nuove proposte della scena contemporanea, un nome su tutti quello del regista Michele Sinisi.
Abbiamo davanti a noi dei “Frammenti” da scoprire e di cui godere, perché bisogna ripartire dalle piccole cose per poter rimettere insieme il puzzle di questi giorni incomprensibili.
STAGIONE 2.1.
Da gennaio 2021, invece, il TeatroBasilica riavvierà la propria programmazione con la “Stagione 2.1.”, in cui saranno ospiti gli spettacoli che la scorsa stagione sono stati annullati a causa del Covid-19, assieme ad altre nuove importanti proposte.
Nel corso dei prossimi mesi sarà annunciato il cartellone completo.
Daniela Giovanetti
Alessandro Di Murro
La sezione FRAMMENTI avrà inizio il 30 settembre (fino all’ 11 ottobre) con D.N.A. Dopo la Nuova Alba di Anton Giulio Calenda, regia Alessandro Di Murro, un progetto del Gruppo della Creta, con Jacopo Cinque, Alessio Esposito, Maria Lomurno, Eleonora Notaro, Laura Pannia; musiche originali di Enea Chisci, scene e costumi Laura Giannisi. Una Giovane Donna, rinchiusa in un centro di recupero per malate psichiatriche, viene dimessa per essere reinserita nella società. Sostenuta da un gruppo di femministe capeggiate dal personaggio della Nana, ha il compito di attentare alla vita del Ministro dell’Interno, Flavio Mazzoni, personaggio politico di estrema destra e responsabile della sua reclusione nel manicomio. La trama principale si intreccia con altre storie di universi lontani.
Il 13 ottobre serata evento con Gabriele Lavia, protagonista di Il Sogno Di Un Uomo Ridicolo. Gabriele Lavia racconta che in più momenti della sua carriera si è trovato a confrontarsi con questo testo: “La prima volta lo lessi a degli amici a 18 anni e ancora non ero un attore”, “Il sogno di un uomo ridicolo è forse la più sconcertante opera di Dostoevskij”, spiega ancora Lavia: “Narra la situazione paradossale di un uomo che, decidendo di suicidarsi, si addormenta davanti la rivoltella e sogna il suicidio e la vita dopo la morte”.
Dal 22 al 25 ottobre Roberto Herlitzka sarà lo straordinario protagonista del De Rerum Natura di Lucrezio; spettacolo a cura di Antonio Calenda.
In questo poema epico – filosofo Lucrezio si fa portavoce delle teorie epicuree riguardo alla realtà della natura e al ruolo dell’ uomo in un universo atomistico, materialistico e meccanicistico: un richiamo alla responsabilità personale e di un incitamento al genere umano affinché prenda coscienza della realtà, nella quale gli uomini sin dalla nascita sono vittime di passioni che non riescono a comprendere.
Dino Lopardo proporrà dal 28 ottobre al primo novembre Ion. “Cosa accade quando un essere umano viene lasciato solo a marcire in silenzio dalla propria famiglia?” Da questa premessa, il drammaturgo Dino Lopardo, partendo da una storia realmente accaduta, ha elaborato un testo inedito anche grazie alle sollecitazioni che gli attori stessi hanno fornito durante i giorni di lavorazione dedicati alle improvvisazioni. Scritto e diretto da Dino Lopardo, da un’idea di Andrea Tosi, con Alfredo Tortorelli, Andrea Tosi e Iole Franco.
Il 17 novembre Teatro Tabasco presenta Der Boxer – ballata per Johann Trollmann, la storia del campione di pugilato durante gli anni della Germania Nazista, che il nazismo lo ha sbeffeggiato e preso a pugni, fino ad accettarne le più terribili conseguenze.
Dal 20 al 22 novembre, Riccardo Caporossi presenterà Sguardi, un racconto sulle opere del pittore olandese Johannes Vermeer. I suoi quadri intrecciano un dialogo con altre immagini di altri autori: pittori, scrittori, filosofi, musicisti, teatranti, poeti. Come lo è stato Vermeer; poeta del silenzio e delle cose semplici. “Ci sono uomini che oltre ad essere poeti – afferma Caporossi – ricevono dalla vita il dono di essere bifronti. Guardano indietro e guardano avanti; sintetizzano una tradizione e ne avviano un’altra.”
Dall’ 1 al 6 dicembre sarà la volta di Tradimenti di Harold Pinter traduzione di Alessandra Serra, regia Michele Sinisi, con Stefano Braschi, Stefania Medri e Michele Sinisi. Scritta dal drammaturgo inglese Premio Nobel per la Letteratura Harold Pinter e presentata nel 1978 a Londra, Tradimenti è una delle più celebri opere dell’autore. Il segreto è l’elemento chiave della pièce. Le parole non dette, i pensieri taciuti, le azioni nascoste riempiono le vite dei personaggi, invadono i loro spazi, si insinuano in tutte le loro relazioni. Ma, come spesso avviene con le opere dei grandi maestri, non è solo di loro che Pinter ci parla. Sono infatti anche la nostra quotidianità, il nostro segreto ad essere messi in gioco.
Dal 10 al 13 dicembre debutterà Tom, testo di Rosalinda Conti, regia di Matteo Ziglio, interpreti: Giuseppe Ragone, Gioele Rotini, Marco Usai, Fabrizio Milano, Giordana Morandini. Dal 17 al 20 dicembre, Fucina 0 presenterà Cronache Dalla Discarica di Hamelin, con Andrea Carriero, Sara Giannelli, Paolo Madonna, regia Lorenzo Guerrieri.
Il 23 dicembre sarà la volta di L’Uccellino Azzurro da Maeterlinck e Atwood – viaggio iniziatico di bimbe in lockdown; traduzione di Claudia Della Seta e Sofia Diaz, creato e interpretato da: Claudia Della Seta, Sofia Diaz, Daniela Giovanetti, Glenda Sevald. “Esiste una malattia che si chiama ‘voglia di essere felici‘ – afferma Daniela Giovanetti – e Maurice Maeterlinck ha scoperto la cura: bisogna mettersi in viaggio alla ricerca del “L’uccellino azzurro” e non smettere mai di cercarlo.”
TeatroBasilica Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma (RM)
Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 – info@teatrobasilica.com
Biglietti 15 euro (riduzione per gruppi superiori a 4 persone).
Orario spettacoli dal mercoledì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.45
Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale in materia di prevenzione dal Covid19.
Link utili
https://teatrobasilica.com/
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https://www.instagram.com/teatrobasilica/
Telefono +39 331 7294703
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