Incredibile storia quella accaduta ad un 30enne della zona di Treviso riportata da Leggo.it
Un rapporto sessuale troppo “intenso” ha procurato ad un 30enne della zona di Treviso la rottura del pene.Il ragazzo sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza dall’équipe di urologia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso è stato dimesso dopo alcuni giorni di degenza, perfettamente in forma.
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L’equipe che ha operato il giovane si è specializzata in questo tipo di interventi tanto da diventare un punto di riferimento per come avviene l’intervento che in pochi di degenza fa ritornare in forma il paziente
Ma quali sono le cause ?
“La “frattura” del pene – come spiegato dal primario Mario Mangano – così denominata, in maniera non del tutto propria, per similitudine con le lesioni dei segmenti ossei, consiste nella lacerazione più o meno estesa della capsula che avvolge i corpi cavernosi, che costituiscono lo scheletro del pene. Questo trauma chiuso può verificarsi esclusivamente in erezione quando la suddetta capsula è sotto tensione e assottigliata per effetto dell’ aumento di volume e di rigidità dei corpi cavernosi: in sostanza la frattura di uno o, più raramente, di ambedue i corpi cavernosi è sempre dovuta ad un violento e brusco piegamento del pene eretto. Nella maggioranza dei casi – aggiunge – tale trauma si verifica durante un rapporto sessuale particolarmente appassionato. In particolare, nella letteratura medica si riporta che il rischio di questa lesione traumatica è maggiore nel caso di adozione durante il rapporto sessuale della posizione comunemente nota come “dell’amazzone”.In genere il paziente riferisce di aver una sensazione come un vero e proprio “crack” durante il rapporto, cui segue l’immediata scomparsa dell’ erezione e il rapido manifestarsi di un voluminoso ematoma che deforma il pene, dovuto alla fuoriuscita di sangue dalla lacerazione del corpo cavernoso.
Articolo pubblicato il giorno 19 Settembre 2020 - 16:08