I militari applicando la tecnica M.E.F., “Metodo delle Evidenze Fisiche”, hanno analizzato le tracce e le evidenze lasciate dal fuoco ed hanno così appurato che l’evento è da ascriversi a cause colpose, in particolare, all’accensione di residui vegetali all’interno di un terreno tenuto
ad uliveto limitrofo ad un’area boscata.
L’attività di indagine successiva è stata indirizzata all’identificazione del responsabile dell’atto criminoso e dopo gli accertamenti di rito i militari hanno identificato in S.F. di Bracigliano l’autore del reato.
Quest’ultimo risulta essere il proprietario dell’uliveto da cui è originato il fuoco e nel bruciare i residui vegetali delle coltivazioni, pratica agronomica vietata in periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi, non si accertava del completo spegnimento dei residui
combusti causando un incendio che ha investito anche un ricovero per la legna con il rischio che le fiamme si propagassero anche ai terreni circostanti. Solo il tempestivo intervento dei militari e delle squadre di spegnimento ha evitato il peggio. L’autore è stato poi denunciato all’A.G. per incendio boschivo colposo.
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