La storia d’amore tra Antonia e Aniello dopo ben quindici anni di fidanzamento si è coronata con il matrimonio. Nel Duomo di San Michele Arcangelo a Episcopio la coppia ha pronunciato il fatidico “sì”.
I due sposi hanno deciso di non rimandare l’evento, con la piena consapevolezza di andare incontro a fortissime restrizioni su preparativi e festeggiamenti dettati dall’emergenza Covid 19. perchè come dice la neo sposa :” L amore supera ogni ostacolo, si può sorridere con gli occhi anche avendo le mascherine.” Lui, Aniello appuntato dell’Arma dei Carabinieri, in grande uniforme ha atteso l’arrivo dell’amata Antonia, bella, sontuosa, bouquet tra le mani, capelli raccolti, la gioia negli occhi. Una cerimonia piena di emozioni, dove non sono mancate lacrime .
All’uscita della Concattedrale, gli sposi sono stati accolti dal picchetto d’onore con un’antica tradizione, nota come ponte di sciabole. Il più alto in grado, comandante del picchetto ha dato il “Picchetto attenti!” cosicchè la guardia d’onore ha formato due linee l’una di fronte all’altra. Nuovamente rivolto verso il picchetto ha dato il “Picchetto ponte di sciabole!”, la sciabola è stata prima innalzata verso l’alto e successivamente, tenendo la mano che impugna verso l’alto, è stata fatta scendere fino a formare il ponte.
Gli sposi hanno camminato attraverso l’arco di acciaio verso la loro nuova vita insieme, una volta passati attraverso il ponte l’ultimo carabiniere dalla parte dello sposo ha dato un leggero colpo al copricapo per farlo cadere, mentre l’ultimo dalla parte della sposa ha dato la classica pacca sulla spalla. Richard Bach scrive:” Le vere storie d’amore non hanno mai fine.” Antonia e Aniello voi siete i protagonisti di questa bella storia d’amore. Tantissimi auguri
Articolo pubblicato il giorno 21 Settembre 2020 - 19:31