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Rino Gattuso il nuovo ‘oro’ di Napoli: ‘Ma nessuno puntava su di me’

Andrea Pirlo e Rino Gattuso, amici contro. Domenica prossima due tra i principali artefici della vittoria dell’Italia al mundial del 2006 in Germania e prima ancora per 10 anni compagni di squadra nel Milan dei grandi successi in Italia e in campo internazionale si ritrovano da avversari, l’uno sulla panchina della Juventus e l’altro su quella del Napoli. Sara’ una serata un po’ particolare per entrambi, anche se il tecnico del Napoli cerca di non mostrare emozione o particolare tensione per questo appuntamento. ”E’ vero che ho qualche capello bianco – ha spiegato ieri nel dopo partita di Napoli-Genoa – ma sono ancora giovane e spero e mi auguro di farne ancora un centinaio di sfide come quella di domenica prossima contro Andrea”. ”Certo – ha osservato Gattuso – suona un po’ strano pensare che saremo sulle panchine di Napoli e Juve, perche’ otto o nove anni fa eravamo tutti e due protagonisti in campo. A quel tempo su di me nessuno avrebbe scommesso un euro che potessi fare una carriera come quella che sto facendo. Adesso sta a noi dimostrare di essere bravi. Dopo la sua nomina come allenatore della Juventus ad Andrea avevo detto che erano cavoli suoi, ora tutti e due dobbiamo provare di essere bravi e di avere una grande conoscenza del calcio”. Gattuso ai appresta a vivere una stagione fondamentale nel suo percorso di allenatore. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a dicembre dello scorso anno decise di scommettere su di lui quando lo chiamo’ a risollevare le sorti della squadra in sostituzione di Carlo Ancelotti, che era stato uno dei suoi maestri. Oggi il Napoli dopo due giornate di campionato viaggia in testa alla classifica a punteggio pieno, con otto gol segnati e zero subiti nelle prime due giornate di campionato. Ma il primo vero banco di prova sulla tenuta della squadra arrivera’ proprio domenica sera a Torino, quando si dovra’ confrontare con il suo amico Pirlo. La carriera di allenatore di Gattuso e’ gia’ abbastanza lunga nonostante la relativa giovane eta’. Comincio’ nel 2013 in Svizzera al Sion, dove concluse da allenatore-giocatore la sua carriera in campo. Quello stesso anno, ingaggiato da Zamparini per guidare il Palermo in serie B, fu esonerato dopo sei giornate. Dopo una parentesi con l’Ofi Creta nel campionato greco (si dimise dopo sette giornate), nel 2015 e fino al 2017 sedette sulla panchina del Pisa, conquistando il primo anno la promozione dalla Lega Pro alla serie B e retrocedendo nella stagione successiva. Nel novembre 2017 da allenatore della Primavera del Milan fu chiamato a sostituire Montella alla guida della prima squadra. Ottenne un sesto posto in campionato e l’anno successivo guido’ i rossoneri a conquistare la quinta posizione, fino alla rescissione consensuale del contratto. Poco meno di un anno fa, la chiamata di De Laurentiis con la necessita’ di far bene in una societa’ ambiziosa e di soddisfare una tifoseria particolarmente esigente. Domenica a Torino Gattuso dovra’ fare a meno di Lorenzo Insigne che ha subito ieri uno stiramento che lo terra’ fuori dal campo per 15-20 giorni e che gli fara’ saltare anche la convocazione di Mancini in Nazionale. Manolas, che ha accusato una forte lombalgia durante la gara con il Genoa, potrebbe invece recuperare.


Articolo pubblicato il giorno 28 Settembre 2020 - 21:45


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