Raiz & Radicanto in concerto: giovedi 24 settembre presso il Cortile del Complesso di San Domenico Maggiore (Vico S. Domenico Maggiore – Napoli).
Ticket: 12€ + ddp (posto unico)
Con il concerto di Raiz & Radicanto nel cuore di Napoli, si conclude la prima edizione della Rassegna IZimbra Music Fest – Napoli folks.
IZImbra Music fest si è brevemente affermata come la rassegna napoletana di world music!
Nata per volontà dell’associazione IZimbra Culture diretta da Chiara Savelli e Marcello Squillante, e inserita nella programmazione comunale Estate a Napoli 2020; IZimbra Music fest ha proposto con successo i concerti di Ars Nova, Suonno D’ajere e Il Tesoro di San Gennaro raccogliendo sold out e radunando un pubblico attento e caloroso che ha dimostrato la voglia di musica di qualità e contaminata dove la tradizione è pilastro portante e l’innovazione e l’esplorazione dei suoni un viaggio che arricchisce l’ascoltatore.
Tieniti aggiornato sul sito https://www.izimbraculture.it/
A chiudere la programmazione della prima edizione della rassegna sarà Raiz, la storica voce degli Almamegretta quì accompagnata dai Radicanto. Il poliedrico cantante si ripresenta in città dopo molti anni di assenza e lo farà con un concerto intenso e raffinato in cui alla proposta di brani tradizionali affianca una scrittura originale con nuove composizioni: cantighe sefardite, mediorientali, asiatici con lingue e linguaggi che si inseguono. Una musica immaginaria mediterranea e meticcia destrutturando la canzone napoletana, i salmi e il fado portoghese mischiandosi con ritmi nordafricani, mediorientali ed asiatici e bagnandosi nel Mediterraneo realtà panregionale e senza frontiere.
La formazione in quartetto vede oltre Raiz alla voce, Giuseppe De Trizio alle chitarre, Adolfo La Volpe oud e chitarre e Francesco De Palma alle percussioni, zarb, cajon, tamburi a cornice, tar, riqq.
“Musica Immaginaria Mediterranea” – questo il titolo dello spettacolo – arriva così anche nel centro antico di Napoli, indiscussa Capitale del Mediterraneo, crocevia di anime migranti e culture meticce.
Una proposta artistica raffinata in cui l’universo sonoro di voci che si intrecciano a ritmi cadenzati, gli echi delle corde, delle pelli e dei papiri, scivolano come rivoli di un racconto che cattura l’ascoltatore e lo conduce altrove, in un confronto culturale ricco e appagante.
Articolo pubblicato il giorno 22 Settembre 2020 - 11:20