L’Italia si prepara al vaccino anti-influenzale. Una misura mai tanto utile quanto in questo periodo di pandemia. A dirlo è Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale.
“L’importanza di vaccinarsi contro l’influenza in fase pandemica è parte essenziale anche del controllo di diffusione del covid rispetto alle caratteristiche sintomatologiche della stessa influenza. L’influenza ha caratteristiche molto simili ed essendo i sintomi respiratori, il Covid può essere facilmente trasmissibile anche con un colpo di tosse. La vaccinazione permette di aiutare il servizio sanitario nazionale, il medico puo fare più facilmente diagnosi differenziale se sa che quel paziente ha fatto il vaccino e nota sintomi influenzali”.
Il vaccino non è obbligatorio ma Scotti raccomanda a tutti di farlo: “La vaccinazione è sempre uno strumento duale, serve all’individuo ma anche alla collettività grazie all’effetto gregge, è un atto di solidarietà”. In linea con le raccomandazioni del ministero, da ottobre i medici di base devono essere pronti con la somministrazione del vaccino che ad esempio è arrivato giusto ieri al professor Scotti in qualità di medico di base. La vaccinazione è gratuita per i soggetti sopra i 60 anni, per quelli sotto i sessanta con patologie croniche e per i bambini dai sei mesi a sei anni.
Articolo pubblicato il giorno 30 Settembre 2020 - 12:56