foto di repertorio
Dagli elogi alle critiche, la prima Juventus da trasferta targata Andrea Pirlo non ha convinto. Al netto di un avversario decisamente piu’ probante della Sampdoria, contro la Roma e’ arrivato un pareggio soffertissimo, con la squadra che ancora si deve adattare all’inserimento del numero 9 (alias, Morata) e la fase difensiva da migliorare: la trasferta nella Capitale ha lasciato tanti aspetti su cui riflettere al tecnico bianconero. “Portiamo a casa un punto positivo, queste partite fanno bene per la costruzione della squadra: purtroppo non abbiamo avuto occasioni per giocare partite di prova, quindi dobbiamo utilizzare queste gare ufficiali per valutare le posizioni migliori per i nostri giocatori” il commento di Pirlo a caldo. Cristiano Ronaldo, il ‘salvatore della patria’ all’Olimpico, infonde coraggio: “Il risultato – e’ la considerazione di CR7 – non e’ quello che volevamo, ma con questo spirito collettivo saremo piu’ forti che mai!”. Ed e’, appunto, un cantiere aperto quello della Juve: l’allenatore ha avuto pochissimi giorni per inserire Morata nel suo undici, lanciandolo poi dal primo minuto contro la Roma e sostituendolo dopo quasi un’ora di gioco senza che lo spagnolo avesse brillato. “Ogni giorno abbiamo tempo per migliorare, avremo una settimana per lavorare e i giocatori arrivati da altri campionati si stanno ambientando meglio” ha continuato il tecnico anche in previsione della sfida contro il Napoli. Domenica sera arrivera’ una big allo Stadium: “Si sono rinforzati, dobbiamo recuperare le energie per arrivare al top a questo appuntamento” il modo dell’allenatore per tuffarsi gia’ verso la gara contro i partenopei. Non ci sara’ lo squalificato Rabiot, Arthur scalpita per trovare spazio dopo l’esordio di Roma: “Viene da sei mesi di inattivita’, ma sta lavorando tutti i giorni per migliorare e lo vedremo in campo” la posizione di Pirlo su uno degli acquisti estivi. E poi c’e’ attesa di rivedere Dybala, convocato per la prima volta dopo l’infortunio accusato contro il Lione il 7 agosto scorso ma che a Roma e’ rimasto in panchina per 90 minuti: “Si e’ allenato con noi, deve ancora migliorare la forma fisica”. Tornato nella notte da Roma, il Maestro si e’ anche dedicato a un evento di beneficenza: “Sono di Brescia e all’interno di me c’e’ lo spirito bresciano, quello di voler raggiungere tutti gli obiettivi a ogni costo – ha dichiarato durante l’inaugurazione del centro di riabilitazione Nemo – e anche per la lotta alla Sla speriamo di raggiungere l’obiettivo di riuscire a combatterla. Per me e’ stato immediato quando ho organizzato la Notte del Maestro pensare a chi soffre, anche ex colleghi e sportivi in generale. Anche uno zio e’ morto di Sla, purtroppo ne conosco i risvolti… Per me era molto importante esserci nonostante gli impegni e anche un po’ di stanchezza”, ha concluso il tecnico bianconero.
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