“La risposta del Governo alla mia interrogazione sulle sorti del Tribunale di Sala Consilina è assolutamente insoddisfacente.
Il Tribunale, infatti, a seguito del D.Lgs. 155/2012 è stato soppresso e accorpato a quello di Lagonegro, in provincia di Potenza. Tale decisione, però, non tenendo conto dei parametri obiettivi stabiliti dalla legge sulla riorganizzazione e distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, è apparsa da subito e si rivela ancora oggi irragionevole innanzitutto per ragioni di natura sostanziale. Basti pensare al carico di lavoro, all’indice delle sopravvenienze e al numero di abitanti che insiste sul territorio del Vallo di Diano, del Tanaro e del Bussento.
Inoltre, si tratta dell’unico caso in Italia in cui un tribunale viene soppresso per essere accorpato ad uno più piccolo, non solo in termini di entità volumetrica degli spazi, ma anche rispetto alla densità di popolazione ad esso facente riferimento per ragioni di competenza territoriale. Tutto questo sta determinando da anni gravi inefficienze ed anche aggravi di costi per l’amministrazione della giustizia nel nostro territorio. Ho chiesto dunque con forza al Governo un supplemento di riflessione per revocare la soppressione di un presidio giudiziario estremamente importante per tutta la comunità, a maggior ragione in una difficilissima fase di emergenza sanitaria che rende se possibile ancor più evidenti i disagi e le problematiche”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Settembre 2020 - 18:27