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Il Teatro San Carlo va alla Biblioteca Nazionale di Napoli con la musica napoletana

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Musica, memoria, storia, l’incanto del paesaggio napoletano: l’appuntamento di Invito a Corte del Teatro San Carlo questo week end è alla Biblioteca Nazionale di Napoli per vivere un’esperienza indimenticabile: sabato un concerto di eccezione di musica e canzoni napoletane nella atmosfera indimenticabile della sala che ospita i primo testi a stampa del quattrocento ed altre opere pregiate mentre le note d ‘O PAESE D’O SOLE prendono vita accanto al pianoforte di Vincenzo D’Annibale, dove sono state composte.

 

 

Domenica la magia assume il fascino di assistere sulle terrazze che affacciano sul golfo di Napoli allo spettacolo degli ultimi barlumi del sole che scompare nel mare mentre le più famose aree liriche napoletane infiammano il tramonto.

«Abbiamo senza esitazione accettato l’ “INVITO A CORTE” del Teatro San Carlo – commenta il direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, Gabriele Capone – per una convinta rinnovata sinergia con il Massimo napoletano, che in questo momento di ripresa delle attività culturali post-covid si fa essenziale . Abbiamo inteso, ospitando i tre concerti, di ampliare la nostra offerta culturale, creando nuove occasioni per promuovere il nostro patrimonio librario e museale. »

«La Biblioteca Nazionale di Napoli – aggiunge Gabriele Capone – da sempre conserva e tutela un prestigioso patrimonio musicale di innegabile unicità: dai testi più antichi come il papiro ercolanese che ci ha consegnato il De Musica di Filodemo di Gadara, ai messali e corali manoscritti fino alle preziose raccolte di canzoni napoletane ed alle innumerevoli testimonianze musicali autografe di autori moderni e contemporanei. La valorizzazione di questo patrimonio in una biblioteca che si trasforma sempre più in un centro informativo e laboratorio di crescita, necessita di forme e comunicazioni più articolate che combinino la memoria scritta conservata nella tradizione della carta, con lo stesso messaggio musicale, visivo ed emozionale . »

In particolare la Biblioteca nazionale di Napoli nella Sezione Lucchesi Palli conserva una ricchissima dotazione di testi e spartiti musicali che documentano la storia della canzone napoletana fin dalle sue origini come la prima edizione dei Passatempi musicali di Guillaume Cottrau [ in programma in concerto sabato e domenica FENESTA CA LUCIVE che si può ammirare in internet nell’edizione digitalizzata dell’album].

La sezione Lucchesi Palli per donazione degli eredi accoglie dal 4 nov. 2016, anche l’ Archivio di Vincenzo D’Annibale un fondo impareggiabile di lettere manoscritte, spartiti autografi , fotografie ma anche di preziosi cimeli come il pianoforte Ronisch, dove il maestro compose i brani più celebri, che gli spettatori potranno ammirare in Sala rari, dove si svolgerà il concerto di sabato.

«L’adesione ad “Invito a corte” – conclude Gabriele Capone – sottolinea l’intento di questa Biblioteca di ricreare con modi nuovi la collaborazione con il San Carlo, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, il Polo Museale per la Campania, Palazzo Real , per portare avanti con il supporto della Regione Campania il progetto di valorizzazione del Palazzo Reale di Napoli. La biblioteca ha un ruolo determinante nella promozione della storica dimora, della quale occupa un’ampia superficie, dal primo piano destinato alle sale delle feste dai Borbone, al secondo piano con gli appartamenti privati reali . Le collezioni della biblioteca si intrecciano con la storia del palazzo in un percorso dai Borbone ai Savoia, raccontandone aspetti inediti , originali ed inconsueti come la Collezione di trofei di Caccia ed animali tassidermizzati della Principessa Elena d’Aosta di rilevante importanza zoologica e naturalistica. »

Articolo pubblicato il giorno 30 Settembre 2020 - 18:11


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