Il San Carlo chiude la V edizione con Carmen Giannattasio e Saimir Pirgu, 12 settembre e il Balletto con Giuseppe Picone, 13 settembre
È il Teatro di San Carlo a chiudere con due grandi serate di musica e danza, sabato 12 e domenica 13 settembre, la V edizione di “UN’ESTATE da RE. La grande musica alla Reggia di Caserta”, la prestigiosa rassegna finanziata dalla Regione Campania, con la direzione artistica del Maestro Antonio Marzullo, organizzata e promossa da Scabec, per valorizzare e promuovere il sito reale. Ospitata nell’Aperia della Reggia, lo spettacolare emiciclo del giardino inglese del monumento vanvitelliano, “UN’ESTATE da RE” ha accolto dalla fine di luglio artisti e orchestre tra i più importanti sulla scena internazionale, registrando il sold out nei concerti di Antonio Pappano, Placido Domingo, Vittorio Grigolo e Sonya Yoncheva, e nell’emozionante spettacolo di Lina Sastri dedicato a Eduardo De Filippo.
Il Massimo napoletano è protagonista del gran finale della manifestazione con due appuntamenti. Sabato 12 settembre alle ore 21 il soprano Carmen Giannattasio e il tenore Saimir Pirgu, oggi tre le voci più apprezzate e richieste dei palcoscenici internazionali, si esibiscono in “Arie d’Opera” con l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Maurizio Agostini. In programma brani da Francesco Cilea, Alfredo Catalani, Umberto Giordano, duetti da opere di Giuseppe Verdi e pagine orchestrali da titoli di Gioachino Rossini, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini.
Biglietti su https://www.vivaticket.com/it/biglietto/concerto-lirico-sinfonico/150868
Domenica 13 settembre alle ore 21 sul palco dell’Aperia il Balletto del Teatro di San Carlo interpreta, sulle musiche de “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi, la nuova coreografia dell’étoile Giuseppe Picone. I costumi sono di Giusi Giustino. Direttore del Corpo di Ballo del San Carlo, Picone ha concepito sulle celebri musiche di Vivaldi, tra le pagine più note e amate della musica barocca, una coreografia che tiene conto della delicata situazione dell’emergenza sanitaria, valorizzando il distanziamento degli artisti in una innovativa ricerca sul movimento e sul gesto. Sua l’ideazione di un personaggio, il Vento, che interpreta come étoile con le coreografie di insieme sulle stagioni. L’evento è sold out.
“UN’ESTATE da RE”, che quest’anno accoglie il suo pubblico con la facciata della Reggia illuminata col tricolore a cura di Enel X, è realizzata in collaborazione con la direzione della Reggia di Caserta, il MIBACT e con il Comune di Caserta, e in collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli e il Teatro Verdi di Salerno, con la partecipazione dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Sponsor e partner Rai Cultura, Rai Radio3, Enel e Campania>Artecard.
Info
http://www.unestatedare.it | http://www.teatrosancarlo.it
12 settembre
Concerto “Arie d’Opera”
Direttore | Maurizio Agostini
Soprano | Carmen Giannattasio Tenore | Saimir Pirgu
Orchestra del Teatro di San Carlo
Programma
G. Rossini, da La gazza ladra – Ouverture
F. Cilea, da Adriana Lecouvreur – Io son l’umile ancella
C. Gounod, da Roméo et Juliette – Ah! Lève-toi, soleil!
P. Mascagni, da L’amico Fritz – Duetto delle ciliegie
P. Mascagni, da L’amico Fritz – Intermezzo
U. Giordano, da Andrea Chénier – La mamma morta
G. Verdi, Un ballo in maschera – Forse la soglia attinse… ma s’è me forza perderti G. Puccini, da Edgard – Preludio atto terzo
A. Catalani, da La Wally – Ebben? Ne andrò lontana
F. Cilea, da L’Arlesiana – Il lamento di Federico
G. Puccini, da La Bohème – O soave fanciulla
13 settembre
“Le quattro stagioni” di A. Vivaldi
Balletto del Teatro di San Carlo
Étoile: Giuseppe Picone
Spettacolo di Balletto
Le Quattro Stagioni
musica di Antonio Vivaldi coreografia di Giuseppe Picone
Nuova creazione del Teatro di San Carlo
costumi: Giusi Giustino
Balletto del Teatro di San Carlo
direttore del Balletto: Giuseppe Picone
CARMEN GIANNATTASIO
Nata ad Avellino e cresciuta a Solofra, ha completato gli studi di canto al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, laureandosi contemporaneamente in Lingue e Letterature straniere presso l’Università degli Studi di Salerno. Il lancio internazionale nella carriera della Giannattasio avviene nel 2002, con la vittoria del prestigioso concorso Operalia. Da allora il soprano viene richiesto in tutti i più grandi teatri e festival italiani ed esteri: Teatro di San Carlo, Teatro alla Scala, Royal Opera House, Metropolitan, La Monnaye, Wiener Staatsoper, Bayerische Stastsoper, Bolshoi,Teatro Real, Arena di Verona, Erodes Atticus sotto la guida dei più grandi direttori d’ orchestra e registi.
SAIMIR PIRGU
Tra i tenori più apprezzati del panorama lirico internazionale, si esibisce alla Metropolitan Opera di New York, alla Scala di Milano, al Musikverein e Staatsoper di Vienna, alla Royal Opera House di Londra, all’Opéra di Parigi, al Bol’šoj di Mosca, alla Staatsoper e Deutsche Oper di Berlino, all’Opernhaus di Zurigo, al Liceu di Barcellona, all’Opera di San Francisco, alla Sydney Opera House, all’Arena di Verona, al Salzburger Festspiele e al Concertgebouw di Amsterdam. Tra i successi degli ultimi anni: Carmen con Zubin Mehta; La damnation de Faust a Mosca (Bol’šoj) e Vienna; Simon Boccanegra a Napoli; Un ballo in maschera a Parma; Rigoletto e King Roger di Szymanowski (nomination ai Grammy 2017) a Londra; La traviata a New York, Buenos Aires, Berlino con Barenboim; Il flauto magico alla Scala; La bohème e Lucia di Lammermoor a Washington; La clemenza di Tito e La traviata a Parigi; Rigoletto a Verona (Arena), Vienna, Monaco, Parigi; L’elisir d’amore e Werther a Tokyo; La bohème e Roméo et Juliette a Barcellona; Madama Butterfly a Zurigo. È solista nel Requiem di Verdi a Salisburgo con Muti, a Vienna con Jansons, a Barcellona con la London Symphony Orchestra, a Monaco con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Parigi, Amsterdam, Torino. Tra i diversi impegni si ricordano anche: Requiem di Berlioz al Musikverein di Vienna; Les contes d’Hoffmann a Zurigo; Carmen a Berlino; La traviata ad Atene; Evgenij Onegin a Roma; La bohème a Los Angeles. Nel 2013 ha ricevuto il prestigioso “Pavarotti d’Oro”.
MAURIZIO AGOSTINI
Nato a Firenze, si diploma in pianoforte al Conservatorio Cherubini e si perfeziona in direzione all’Accademia Chigiana di Siena. Ha lavorato al Teatro dell’Opera di Roma, Ravenna Festival, Festival dei due Mondi di Spoleto, Macerata Opera Festival, Teatro La Fenice, Fondazione Arturo Toscanini, al fianco di importanti direttori d’orchestra come Bartoletti, Campanella, Conlon, Ferro, Gelmetti, Mehta, Muti, Oren, Pappano, Renzetti, Santi. Nel 1997 debutta come direttore d’orchestra ne La serva padrona di Pergolesi. Seguono Rigoletto con Leo Nucci al Teatro Metastasio di Prato, Il Barbiere di Siviglia, L’elisir d’amore, Madama Butterfly, Gianni Schicchi e Il trovatore al Teatro Civico di Spezia. Dal 2001 ad oggi ha diretto l’Orchestra Toscanini di Parma, la Filarmonica del Friuli Venezia Giulia, l’Orchestra del Teatro di San Carlo. Nel 2011 è direttore musicale di palcoscenico presso il Salzburgerfestspiele nel Macbeth di Verdi (con Riccardo Muti alla guida dei Wiener Philharmoniker e la regia di Peter Stein). Dal 2008 è direttore musicale di palcoscenico presso il Teatro di San Carlo dove ha diretto La traviata, Tosca, I cantori di Brema, la prima assoluta di Viaggio in Italia e il balletto Peter Pan di Gaetano Panariello, Don Trastullo di Jommelli, La bohème, Cavalleria rusticana, Il Barbiere di Siviglia, Don Checco di De Giosa, L’elisir d’amore, Turandot, la prima esecuzione assoluta dello Stabat Mater di Roberto De Simone, un concerto lirico-sinfonico in occasione della visita a Napoli del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, Pierino e il lupo (Peppe Barra voce narrante) La vedova allegra, Fedora, Der Zwerg, Il Tabarro. Nel settembre 2017 inaugura la stagione dell’Opera di Dubai dirigendo Le nozze di Figaro. È autore di Messa di Requiem in memoria di Giovanni Paolo II (2007, Berbèn edizioni musicali).
GIUSEPPE PICONE
Giuseppe Picone a dodici anni è scelto da Beppe Menegatti per interpretare il ruolo del giovane Nijinsky nell’omonimo balletto accanto a Carla Fracci e Vladimir Vasil’ev. A sedici anni è invitato come solista al Ballet National de Nancy nel ruolo di Petruška di Fokine, cui seguono La sonnambula di Balanchine, Paquita di Petipa e L’ombre dello stesso Lacotte. Nel 1993 è solista dell’English National Ballet di Londra, con cui rimane fino al 1997, per poi entrare a far parte dell’American Ballet Theatre di New York, debuttando con il balletto Cenerentola di Ben Stevenson. Ha interpretato i ruoli principali nei balletti più importanti del repertorio classico ed è stato étoile ospite delle più celebri compagnie mondiali. Insieme a Nina Ananiashvili, ha debuttato alla prima mondiale al Metropolitan di New York de Le corsaire di Anna-Marie Holmes, interpretazione che gli è valsa, nel 1999, la nomination al Premio Internazionale “Benois de la Danse”. Per festeggiare la loro memorabile carriera, viene invitato da Vasil’ev e Maximova al Gran Gala al Bol’šoj di Mosca. Nel 2005 è il primo italiano ospite del Concerto di Capodanno dell’Opera di Vienna e nel 2010 e nel 2012 è protagonista del Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2010 a New York è Ambasciatore della Danza Italiana nel Mondo per il Gran Gala Tribute to a Dance Legend. Numerose le coreografie da lui realizzate, tra cui Apollon musagète, Carmina Burana, Boléro di Ravel, Omaggio a Verdi. Innumerevoli e prestigiosi i premi conferiti a Picone, attuale Direttore del Balletto del Teatro di San Carlo, tra cui: il Premio Positano nel 1997 al Merito e nel 2002 al Valore, il Premio Gino Tani 2001, il Premio Danza&Danza 2002 come Miglior Ballerino Italiano sui palcoscenici del mondo, Premio MozArt Box 2008, Premio Ginestra d’Oro e Premio Ugo Dell’Ara 2010, Premio MPS Danzainfiera e Premio Napoli Cultur Classic 2011, Premio Aurel Milloss 2011, Premio Special GD Awards 2011, Premio Amalfi Danza International al Valore 2012, Premio GD Awards 2012, Premio Una vita per la Danza 2013.
ORCHESTRA DEL TEATRO DI SAN CARLO
La storia dell’Orchestra del Teatro di San Carlo è strettamente legata a quella del teatro lirico più antico d’Europa, inaugurato il 4 novembre del 1737 con l’Achille in Sciro di Domenico Sarro. La prestigiosa tradizione dell’Orchestra del San Carlo è proseguita nell’Ottocento, periodo durante il quale il complesso fu destinatario di opere composte da Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi. La familiarità con il repertorio sinfonico sarà acquisita nel Novecento; fino a quel momento, si annoverano al San Carlo grandi solisti e complessi ospiti, spesso stranieri. Tuttavia, il 18 aprile del 1884 il giovane Giuseppe Martucci saliva sul podio per dirigere l’ensemble sancarliano in un programma corposo, con musiche di Weber, Saint-Saëns e Wagner. Da allora, il compositore napoletano ha rappresentato una presenza assidua e formativa per l’Orchestra. In seguito sono numerosi i nomi di grandi direttori alla guida del complesso: Toscanini, Victor de Sabata e ancora i compositori Pizzetti e Mascagni. L’8 gennaio 1934, Richard Strauss regalò all’ensemble del Teatro un concerto di musiche proprie. Tra il secondo conflitto mondiale e il decennio seguente, Napoli e il San Carlo accolgono molte altre bacchette: Gui, Serafin, Santini, Gavazzeni, Böhm, Fricsay, Scherchen, Cluytens, Knappertsbusch, Mitropoulos e Stravinskij. Gli anni Sessanta vedono avvicendarsi sul podio due giovanissimi emergenti: Claudio Abbado, che fa il suo esordio nel 1963, e Riccardo Muti, nel 1967. Intanto i complessi del Teatro si fanno apprezzare anche fuori dai confini nazionali, grazie a una serie di prestigiose tournée. Negli anni Ottanta, l’Orchestra trova in Daniel Oren un punto di riferimento assiduo. Nella decade successiva, inaugurata dalla collaborazione intensa con Salvatore Accardo, si assiste a un deciso rilancio dell’attività sinfonica, testimoniato dalle collaborazioni con direttori illustri, tra cui Giuseppe Sinopoli. Da ottobre 2016, il Direttore Musicale del Teatro di San Carlo è Juraj Valčuha.
BALLETTO DEL TEATRO DI SAN CARLO
Primo celebre coreografo del Teatro di San Carlo fu Francesco Aquilanti, autore dei tre balli che accompagnarono, il 4 novembre 1737, l’opera d’inaugurazione del Teatro, Achille in Sciro di Domenico Sarro: uno si rappresentò prima dell’inizio dell’opera, il secondo nell’intervallo ed il terzo dopo la conclusione (i titoli erano: Marinai e Zingari, Quattro Stagioni, I Credenzieri). Secondo l’uso del tempo, la figura del coreografo coincideva con quella del compositore e l’Aquilanti, che rimase attivo al San Carlo per circa 30 anni, compose regolarmente tutte le musiche dei propri balletti. Tale tradizione sarà interrotta da Salvatore Viganò. Napoletano molto attivo al San Carlo e, per lunghi periodi, anche nei Teatri delle maggiori capitali (Parigi, Vienna, Londra), Viganò è uno dei personaggi fondamentali della storia della danza europea, avendo avviato ed imposto l’evoluzione drammaturgica dello spettacolo di danza che, grazie a lui, approderà al “balletto d’azione” e quindi al “coreodramma”. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la danza al Teatro di San Carlo subisce il mutato gusto della società e supera la crisi estetica del romanticismo senza cercare un’identità propria, ma affidandosi alla moda nazionale, del resto rispettabilissima, dei festosi balletti alla Manzotti, tra cui Ballo Excelsior e Pietro Micca. Esprime comunque una grande “star” internazionale, Ettorina Mazzucchelli. Al termine della guerra la Compagnia del Teatro di San Carlo gradualmente ritrova prestigio, ospitando i più grandi solisti del nostro tempo: da Margot Fonteyn a Carla Fracci e Ekaterina Maximova, da Rudolf Nureyev a Vladimir Vasiliev, cui affida anche le coreografie di molti dei propri spettacoli. Significativo, negli ultimi anni, il contributo di Roland Petit: ricordiamo Il pipistrello e Duke Ellington Ballet. Dopo Luciano Cannito, Elisabetta Terabust, Anna Razzi, Giuseppe Carbone, Alessandra Panzavolta, Lienz Chang, la Compagnia è attualmente guidata da Giuseppe Picone.
Articolo pubblicato il giorno 10 Settembre 2020 - 15:39