A firmarla i capilista di Democratici e Progressisti Francesco Todisco, Lorenzo Cicatiello, Roberto de Micco, Piera Violante, Corrado Martinangelo ‘’ La Campania – scrivono i capilista della formazione che punta a portare la ‘sinistra’ in seno al Consiglio Regionale della Campania – è caratterizzata dalla presenza di importanti risorse strategiche per la crescita socio-economica soprattutto per le aree interne quali la montagna e i boschi, da produzioni agricole ed agroalimentari di elevata qualità, nonché di aree rurali le cui risorse devono essere valorizzate e difese dai dissesti idrogeologici, da una grande biodiversità considerata «patrimonio inestimabile per l’agricoltura sostenibile» e che va opportunamente tutelata «al fine di scongiurare il rischio che, con il passare del tempo, molte di queste risorse vadano perse a causa dei processi di erosione genetica in corso, nonché della progressiva conurbazione di vaste aree geografiche ed il sempre più diffuso fenomeno di abbandono dell’agricoltura da parte delle popolazioni rurali nelle aree interne>>. Settori, per i Democratici e Progressisti , che al tavolo della coalizione hanno portato un programma molto articolato , la cui valorizzazione deve diventare ‘’nel nuovo governo della Regione assi strategici’’,. Proposte precise quelle contenute nella lettera aperta .
‘’Proponiamo – scrivono – di realizzare il Piano strategico regionale dell’ Agroalimentare innovativo che possa essere un Masterplan di opportunità; che le risorse del prossimo Psr possano essere utilizzate per aiutare l’ aggregazione delle imprese in filiere e distretti , anche al fine di sostenere la redditività delle stesse e di aiutarle verso nuovi mercati; di utilizzare le risorse del Recovery fund per un grande piano per parchi agroecologici e della biodiversità e per progetti integrati per valorizzare le nostre montagne e i nostri boschi;.di istituire un Assessorato alla montagna, alla forestazione e alle aree rurali e della biodiversità o ,in subordine, un Dipartimento della Presidenza della Regione che si integra con il Dipartimento della Protezione civile; di istituire un Assessorato all’ Agroalimentare che unisca il settore primario e secondario per politiche di filiera alimentare integrata. Tutto ciò – concludono- può veramente definire l’avvio di un circolo virtuoso per lo sviluppo economico e sociale di settori importanti ed una grande opportunità per l’utilizzo altrettanto virtuoso dei fondi europei’’.
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