Giovane gambizzato a Sant’Antimo per motivi di viabilità, il padre scrive a Mattarella: ‘Aiutateci a trovare colpevoli, anche lui è figlio dell’Italia”. In campo forze ordine e genitori.
“Voglio fare un appello, in primis al presidente della Repubblica il sig Sergio Mattarella, chi meglio di lui puo’ sapere cosa stanno passando i genitori di Gaetano, visto che lui ha subìto sulla propria pelle e sulla sua famiglia il dolore atroce. Poi mi rivolgo al primo ministro Giuseppe Conte sig. Ministro lei e’ un uomo del popolo e sa immedesimarsi in ogni cittadino italiano, Gaetano e’ un figlio dell’Italia. La prego non ci abbandoni”.
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Queste le prime frasi di un appello che Lorenzo Barbuto Ferraioli , il papa’ del 21enne gambizzato alcuni giorni fa a Sant’Antimo rivolge alle piu’ alte cariche dello Stato dopo la tragedia che ha colpito suo figlio: sei colpi d’arma da fuoco alle gambe, che ne hanno determinato l’amputazione. E tutto forse solo per motivi di viabilita’. Il papa’ del 21/enne si rivolge anche al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “visto che rappresenta la sicurezza del nostro Paese”, ad “arrestare i criminali che hanno gambizzato Gaetano”.
L’uomo dopo avere chiesto il coinvolgimento della Polizia dello Stato e dei Carabinieri lancia una petizione: “Per ogni uomo delle forze dell’ordine o delle forze armate si aggiunga un genitore. Gaetano non e’ figlio solo di Lorenzo e Francesca, bensi’ del popolo santantimese, della citta’ di Napoli, della regione Campania e’ figlio dell’Italia intera. Mi rifaccio ad una frase di Peppino Impastato che disse: ‘La mafia e’ una montagna di merda'”.
Articolo pubblicato il giorno 28 Settembre 2020 - 11:21