Lo ha detto Federico Monga, direttore de Il Mattino, in occasione della presentazione di “Giancarlo Siani. Giornalista-giornalista”, antologia degli articoli che il cronista, ucciso dalla camorra 35 anni fa, ha scritto nei 5 anni in cui ha lavorato per il quotidiano. “Un bravo giornalista, un bravo direttore, deve riconoscere gli errori per non commetterne in futuro – ha affermato – Io ero un ragazzino a quell’epoca, fu un errore professionale prima di tutto non assumerlo”.
“Giancarlo non e’ solo il giornalista morto per aver scritto di camorra – ha aggiunto – Lui andava dritto alla notizia, alla denuncia, non si nascondeva dietro le parole per dire e non dire”. L’antologia sara’ in edicola, con il quotidiano Il Mattino, il prossimo mercoledi’ 23 settembre, giorno in cui ricorre l’omicidio di Giancarlo Siani. “Ci siamo emozionati – ha concluso Monga – quando abbiamo visto il video dei bancali con 30mila copie di questo libro che sara’ regalato”.
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