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FIMP, Scuola, pediatri di famiglia: ‘Solo con più tamponi si potrà evitare il caos’

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«L’unico modo di affrontare i prossimi mesi e cercare di tenere aperte le scuole è quello di aumentare in maniera importante il numero dei tamponi, con risultati entro le 24 ore. Solo così si potrà evitare il caos quando ci saranno le prime sindromi influenzali».

Antonio D’Avino, vice presidente della FIMP, commenta con grande favore la strada intrapresa dal presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca rispetto all’incremento dei tamponi e ricorda anche che i pediatri di famiglia hanno lanciato la richiesta di elevare il numero dei tamponi già il 15 agosto scorso. «Quella intrapresa dalla Regione ci sembra la sola strada possibile» aggiunge, chiarendo che questa fase di rientro dalle vacanze ha mostrato in modo evidente quali sono le vulnerabilità del sistema e come intervenire.

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«Con un adeguato numero di tamponi – dice – saremo in grado di alleggerire le famiglie dal rischio di continue quarantene. Non sarebbe giusto e non sarebbe sostenibile l’isolamento domiciliare di 14 giorni, in attesa dei tamponi e con esiti dai tempi incerti».
Ecco perché è già pronto il piano concordato con la Regione, che i pediatri di famiglia attueranno e che prevede almeno tre misure straordinarie: possibilità di prescrivere direttamente i tamponi rino-faringei, certezza che i tamponi siano eseguiti entro 24 ore dalla richiesta e che contestualmente siano processati e i risultati inviati in tempi rapidi al pediatra attraverso la piattaforma regionale e-Covid Sinfonia. «Con l’autunno e la riapertura delle scuole – dice D’Avino – i bambini con sintomi simil influenzali saranno moltissimi. La Regione Campania ha dimostrato di saper arginare il rischio di contagio nei mesi più critici della pandemia; se vogliamo consolidare questo risultato dobbiamo continuare a fare squadra. Aspettiamo di essere convocati ad horas in Regione, per codificare le procedure nell’interesse della popolazione pediatrica campana. Se non si concorderà una programmazione adeguata,  non ci sono alternative: il rischio che il sistema scuola imploda è fortissimo».


Articolo pubblicato il giorno 7 Settembre 2020 - 14:14


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