Flash News

Ex giardiniere del comune di Gragnano e il genero del boss producevano marijuana a Eboli

Condivid

Ex giardiniere del comune di Gragnano e il genero del boss producevano marijuana a Eboli.

 

Il pollice verde di esperto giardiniere Giuseppe Nastro lo aveva messo al servizio di un gruppo di produttori e trafficanti di marijuana nord Africani nella Piana del Sele. Il pensionato ex dipendete del comune di Gragnano, (il 75enne lavorava proprio come giardiniere) si trova ora agli arresti domiciliari. E con lui anche e Carlo Langelotti, 31 enne anche lui di Gragnano. Lui è il genero del boss del clan D’Alessandro, Francesco Vollono detto ciccio o’ biondo. Langellotti si è ripreso da qualche mese visto che rimasto gravemente ferito nella rissa del maggio scorso in via Vittorio Veneto a Gragnano nel corso della quale fu ucciso il giovane Nicholas Di Martino, a sua volta nipote del boss ergastolano Nicola Carfora.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Grave, in rianimazione il cugino di Nicholas ucciso a coltellate due settimane fa

 

I due gragnanesi sono agli arresti domiciliari mentre in carcere è finito, il magrebino Sami Ouarsan, detto “Biscotto” che controllava il traffico di droga a Eboli con un suo complice, Minor Taei Abdnbi (classe ’97) sfuggito alla cattura. I quattro, secondo le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Salernoì sono ritenuti indiziati, a vario titolo, di concorso in acquisto, detenzione, messa in vendita, distribuzione e commercializzazione di rilevanti quantità di sostanze stupefacenti. Si cerca un altro destinatario della misura cautelare, al momento irreperibile.

Il provvedimento si fonda sulle indagini, condotte dai militari della Compagnia di Eboli partite nell’ottobre 2019, che hanno permesso di ricostruire l’esistenza di un articolato gruppo criminale, con ruoli e competenze ben definite, dedito alla vendita di hashish e marijuana. Il gruppo era ritenuto capace di assicurarsi molteplici canali di approvvigionamento per la droga, soprattutto dall’hinterland napoletano, con la collaborazione di un amico e connazionale, deputato a ricevere gli ordinativi e a curare le consegne, nonché di due italiani, uno dei quali vicino agli ambienti criminali dei Monti Lattari. Il fatturato dell’impresa criminale si aggirava intorno ai 30mila euro.


Articolo pubblicato il giorno 16 Settembre 2020 - 22:40

Redazione

Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina "Redazione" sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura!

Pubblicato da
Redazione

Ultime Notizie

Pontegnano piange Antonio D’Arcangelo morto investito sulla corsia di emergenza in autostrada

A Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno si piange la morte del 24enne Antonio D’Arcangelo… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 21:24

L’ennesima provocazione di Musk : adesso flirta con AFD

Musk, dopo aver deriso il cancelliere Scholz, seguita nella sua piece da teatro assurdista e… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 20:31

Origini della tradizione del presepe napoletano

Il presepe napoletano, secondo Roberto Saviano, rappresenta un "sogno" che si distacca dalla mera realtà.… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 20:22

Il caso Angela Iannotta in diretta su Rai 1 a Storie Italiane

Domani, 23 dicembre, alle ore 10:00 su Rai 1, il programma “Storie Italiane”, condotto da… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 20:15

Fontana di Trevi, ripristinato il flusso d’acqua nel monumento

La Fontana di Trevi a Roma ha riacquistato il suo splendore dopo i recenti lavori… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 20:02

Incendio alla Vela Rossa di Scampia, stufa cade in casa non sgomberata

Un incendio è scoppiato questa mattina alla Vela Rossa di Scampia, in un'appartamento al terzo… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 17:44