Dalla scelta di un regime alimentare equilibrato all’adozione di uno stile di vita sano, perdere peso è un desiderio che accomuna diverse persone: ogni passo è un piccolo sforzo verso la meta, ma è anche un obiettivo che richiede sforzo e sacrifici.
È per questo che, anno dopo anno, fioccano copiose nuove diete dimagranti, ognuna delle quali con un metodo ben definito; l’ultima ritrovata è la dieta Miami, un programma alimentare da 3 chili in 3 giorni che, a quanto pare, ha già conquistato moltissimi vip.
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La dieta Miami, in realtà, esiste già da molti anni. Si basa infatti sulla dieta South Beach, un regime alimentare formulato negli anni 70 da Arthur Agaston, cardiologo statunitense che ha voluto realizzare un percorso di dimagrimento veloce per riattivare il metabolismo e depurare l’organismo. Oggi, però, una versione più attuale di questa dieta è tornata di moda grazie ai divi di Hollywood, che hanno deciso provarla e portarla nuovamente alla ribalta.
La dieta Miami si basa sul controllo costante dell’indice glicemico, attraverso la riduzione di cibi che contribuiscono ad aumentarlo.
Per farlo, si basa su tre principi: limitare i carboidrati, i quali devono essere assunti soltanto in alcuni momenti della giornata; assumere solo grassi salutari, quelli indispensabili al corretto funzionamento dell’organismo; dare priorità alle proteine, protagoniste dei pasti principali della giornata.
Naturalmente, il menu della dieta miami prevede anche l’eliminazione di alcuni particolari alimenti che possono ostacolare la riduzione della perdita di peso, come lo zucchero, i cibi grassi, le fritture e gli alcolici. Tra i prodotti non ammessi ci sono anche il sale e il burro, seppur con qualche piccola eccezione alla regola.
A molti potrà infatti apparire piuttosto insolito, ma la dieta contempla l’utilizzo di burro di arachidi, miele e margarina. Per quanto riguarda lo zucchero, il percorso alimentare ne ammette la sostituzione con i classici dolcificanti, mentre, per il sale, l’altro grande escluso dalla dieta, ne suggerisce la sostituzione con le spezie o con le erbe aromatiche.
Per ognuno dei tre giorni lungo cui si sviluppa il suo percorso alimentare, la dieta Miami prevede tre pasti: colazione pranzo e cena. I carboidrati devono essere concentrati soprattutto nella prima parte della giornata, quindi al mattino o, al massimo, a pranzo, mentre le proteine devono essere assunte a cena, accompagnate magari da una o due abbondanti porzioni di verdure.
Per fare un esempio, un tipico menù di una dieta Miami prevede, per il primo giorno, una colazione a base di caffè -rigorosamente senza zucchero- e una fetta di pane tostato accompagnato da un cucchiaio di burro di arachidi. A pranzo una fetta di pane integrale e non più di 100g di tonno al naturale, mentre per cena una fetta di petto di pollo o di tacchino da 100g, accompagnata da barbabietole rosse, fagiolini e una mela.
Il secondo giorno si parte da una colazione composta da un caffè, una fetta di pane integrale e un uovo sodo. A pranzo una porzione di fiocchi di latte da 210g e un piccolo panino integrale, mentre a cena, via libera alle proteine con una fettina di carne bianca, da affiancare a 120g di carote, 240g di broccoli bolliti e a un frutto.
Per il terzo giorno, la dieta Miami prevede invece per la colazione cinque cracker integrali, un caffè, una mela e 30g di gruviera. A pranzo, via libera a un panino integrale e un uovo sodo e per cena 120g di tonno al naturale, due contorni a base di barbabietole rosse e cavolfiore e due kiwi.
Tra le regole più importanti della dieta, c’è anche quella di assumere almeno 2 litri di acqua al giorno, ma è altrettanto importante sottolineare che è possibile condire ogni pasto con un pizzico di olio extravergine di oliva. Per cena, invece, è sempre concessa una coppetta di gelato alla vaniglia, così da non scontentare anche i palati più golosi.
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