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Coronavirus, mancano i dispositivi: chiuse 4 scuole a Napoli

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Coronavirus, mancano i dispositivi: chiuse 4 scuole a Napoli. Il Presidente quarta municipalita’, rassicurati che a breve la consegna.

 

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“Abbiamo avuto rassicurazioni dal Comune di Napoli che provvederanno a consegnare i dpi entro pochissimo tempo, probabilmente gia’ domani”. Giampiero Perrella, presidente della Quarta municipalita’, spiega che appena avverra’ la consegna saranno riaperte le 4 scuole che sono state chiuse per mancanza di Dpi e segnaletica orizzontale e verticale antiassembramento. Una mancanza, unita al diniego del personale di Napoliservizi di rilevare la temperatura, che ha spinto la Municipalita’ a chiudere 4 istituti: due sono scuole dell’infanzia la Beltramelli e la Chiara d’Assisi, due asili nido Bice Zona e Partenope.

La decisione e’ maturata in seguito a un sopralluogo “all’esito del quale e’ stata riscontrata l’assenza dei dispositivi di sicurezza e del personale preposto, come invece era stato assicurato dal Comune centrale solo pochi giorni fa”. Lo scorso venerdi’, come ha spiegato Perrella, “in una riunione al Comune, ci era stato assicurato che sarebbe arrivato tutto l’occorrente entro l’apertura”. “Ma siamo gia’ di fronte a un ritardo – sottolinea – considerando lo slittamento dell’avvio dell’anno scolastico. Non si puo’ arrivare al 28 senza avere l’occorrente per far partire la scuola, in violazione delle normative anti covid”.

“Siamo purtroppo in tanti a trovarci in questa situazione – aggiunge – non solo noi della Quarta municipalita’, ma anche in altre”. Tra le altre cose, come ha evidenziato Perrella, “poiche’ in Consiglio comunale non e’ stata approvata la delibera per l’assunzione di maestre, ci hanno mandato meno maestre”. Come conseguenza “abbiamo dovuto ridurre da 4 a 3 le sezioni nei plessi”. “Non comprendiamo, inoltre – prosegue – il diniego personale Napoli Servizi che si e’ rifiutato di effettuare la sanificaizone e rilevare le temperature”.

“Dobbiamo usare la massima cautela per garantire la sicurezza alla salute – conclude – e’ inammissibile che nonostante ci sia stato tempo a disposizione si debba arrivare al giorno dell’apertura senza che la consegna dei materiali sia avvenuta”.


Articolo pubblicato il giorno 29 Settembre 2020 - 07:18 / di Cronache della Campania


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