Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, oggi al castello di Lettere (Napoli). “Pensate cosa sarebbe potuto accadere anche dopo, se non avessi imposto il controllo obbligatorio a fine vacanze estive, su chi arrivava da altre regioni italiane e dall’estero. Abbiamo scoperto e isolato 3mila asintomatici, che altrimenti adesso sarebbero in giro per la Campania a contagiare altre migliaia di persone. Il mio e’ stato uno sforzo di rigore per dare sicurezza. Altro che campagna elettorale. Anche in queste ore si sta lavorando per scongiurare la crisi che potrebbe arrivare dalla seconda ondata della pandemia annunciata tra un paio di mesi. Ci prepariamo ad affrontare l’onda d’urto”, ha aggiunto De Luca.
dalla vastita’ del territorio che si puo’ ammirare dal castello di Lettere, il governatore della Campania ha citato la Bibbia: ”Qui si estendono le tracce di una storia che va dagli Amalfitani, ai Normanni, agli Aragonesi, ci sono aree archeologiche alle quali si sta lavorando, per recuperare la storia ma anche il sogno di chi crede nel territorio. Ma sognare, nella Pubblica amministrazione, e’ difficile – ha affermato De Luca – e’ complicato. Pero’, senza un sogno, senza una visione, lo dice la Bibbia, un popolo muore”. ”Qui – ha aggiunto De Luca – si respira la storia e la comunita’ ha legami profondi con il territorio, quasi di sangue e cio’ e’ importante perche’ consente alla societa’ di andare avanti in un mondo complicato attraversato sempre di piu’ dalla di violenza e dall’odio” Il comune di Lettere (Napoli), con il suo suggestivo castello cinquecentesco che dalla collina del piccolo paese domina l’intera vallata del Vesuvio e dell’Agro-Nocerino, conta poco piu’ di 6mila abitanti, ma da oggi e’ inserito nel prestigioso circuito turistico storico-culturale del Parco Archeologico di Pompei e con quello di Ercolano, insieme con Oplonti e Stabiae e il parco preistorico di Longola. Il restaurato castello con il museo interno alle sale del torrione, che consente il percorso storico di un assedio subito nel 1528 dalle popolazioni locali, sono stati inaugurati questa mattina dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, insieme con il sindaco di Lettere, Sebastiano Giordano e il Direttore del castello, Paola Marzullo. Una vista dalla torre principale del castello ha lasciato senza parole il governatore De Luca che ha paragonato il panorama a quello che si gode dall’alto del monte Faito, durante il percorso della Funivia di Castellammare di Stabia. A fare da guida al Mastio e all’allestimento delle sale interne e’ stato l’archeologo Mario Notomista che ne ha curato il restauro insieme con Domenico Camardo. Sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologica di Pompei.
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