Beni per oltre tre milioni di euro sono stati sottoposti a sequestro preventivo nel corso di una operazione della Guardia di Finanza, coordinata dalla procura di S. Maria Capua Vetere, contro il lavoro nero: i beni erano riconducibili a due imprenditori agricoli, di Carinola e Falciano del Massico, destinatari di divieto di dimora e interdizione per un anno dall’esercizio dell’attivita’ di impresa.
Secondo gli investigatori, in quattro terreni di proprieta’ dei due indagati venivano fatti lavorare immigrati in condizione di sfruttamento. Gli imprenditori si sarebbero avvalsi della mediazione di diversi ‘caporali’, gia’ arrestati due anni fa, nell’ambito della stessa indagine, che reclutavano ogni giorno decine di lavoratori, per lo piu’ extracomunitari, in condizioni di grave bisogno.
Articolo pubblicato il giorno 15 Settembre 2020 - 20:03