Calabria: carcere Rossano, droga nei maccheroni e cellulari in lasagne spedite dai parenti
Droga nei maccheroni e telefoni cellulari tra le sfoglie delle lasagne spedite dai parenti ai detenuti nel carcere di Rossano in Calabria. Gli stratagemmi per superare i controlli sono molteplici e fantasiosi. Quelli scoperti dagli agenti della polizia penitenziaria del carcere calabrese eguagliano la famosissima lima per segare le sbarre nascosta nella torta. I pacchi di pasta destinati a un detenuto e spediti da parenti, sono stati meticolosamente controllati dagli agenti che hanno trovato infilato nei grossi maccheroni, cio’ che sembrano essere dosi di cocaina e stecche di hashish. Ingegnoso anche lo stratagemma per spedire i minicellulari. I detenuti, infatti, oltre a non poter incontrare nessuno, neanche possono accedere a mezzi di comunicazione senza le dovute autorizzazioni, ma un telefonino nascosto sotto la branda torna utile, non solo per avere contatti con i familiari ma anche, in casi di boss, per poter continuare a gestire e dare ordini alle organizzazioni anche dall’interno del carcere. I cellulari sequestrati dagli agenti della penitenziaria del carcere di Rossano, erano nascosti tra le sfoglie di lasagne, ovviamente ancora da cucinare, contenute in una confezione sigillata come se fosse appena uscita dal un supermercato.
Articolo pubblicato il giorno 25 Settembre 2020 - 11:56