Campania

Violenta grandinata distrugge i campi tra Irpinia e Sannio

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Violenta grandinata distrugge i campi tra Irpinia e Sannio. Per la Coldiretti danni pesanti a ulivi, ortaggi, frutta, vigne e tabacco.

 

Arriva il primo temporale estivo ed e’ gia’ conta dei danni, a causa della forte grandinata che ha colpito ieri pomeriggio con violenza in Campania le aree interne tra Irpinia e Sannio, in particolare le valli dell’Ufita, del Sabato e Caudina. Lo rende noto Coldiretti Campania, che tramite le federazioni provinciali di Avellino e Benevento sta monitorando il territorio per comprendere l’entita’ dei danni.

Chicchi di grandine grossi come palline da ping pong sono caduti in alcune fasce di territorio senza lasciare scampo a uliveti, ortaggi in pieno campo, frutteti, vigneti e tabacco. Complice il forte vento, i pezzi di ghiaccio venuti giu’ dal cielo hanno trinciato qualsiasi cosa si sono trovati davanti, distruggendo e annientando ogni ipotesi di raccolto. Il fenomeno ha interessato in particolare Castel Baronia, Casalbore, Villanova del Battista, Fontanarosa, Taurasi, Benevento e Roccabascerana, ma la ricognizione e’ ancora in corso. Come e’ noto, la virulenza delle grandinate non e’ uniforme, ma si accanisce a macchia di leopardo.

Il fenomeno si e’ sviluppato a sud est dell’Appennino centrale nell’alta Irpinia nel primo pomeriggio per poi risalire verso nord ovest, investendo Benevento e proseguendo verso la valle Caudina, per poi raggiungere Napoli in serata. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia, dove l’eccezionalita’ degli eventi atmosferici e’ ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – precisa la Coldiretti – si manifesta con una piu’ elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.

Un fenomeno aggravato dal consumo di suolo con l’abbandono delle campagne e la cementificazione che – denuncia Coldiretti – negli ultimi 25 anni ha fatto sparire il 28% delle campagne. L’erosione di territorio agricolo a beneficio di asfalto, edifici e capannoni causa il fenomeno dell’impermeabilizzazione del terreno che non riesce ad assorbire l’acqua aumentando il rischio idrogeologico. Dall’inizio dell’anno ad oggi lungo la Penisola si sono verificati piu’ di 70 nubifragi con precipitazioni violente e bombe d’acqua, con un aumento del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a conferma dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con il moltiplicarsi degli eventi estremi.


Articolo pubblicato il giorno 2 Agosto 2020 - 10:54
La Redazione

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