“Il modello Giffoni e’ un po’ il modello che noi adotteremo nelle universita'”. Cosi’ il ministro dell’Universita’ e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ospite della 50esima edizione del Giffoni Film Festival in merito alla ripartenza delle Universita’.
“Abbiamo lavorato con grande impegno in questi mesi con una grande mobilitazione da parte del personale tecnico-amministrativo, le comunita’ dei docenti, dei rettori. Tutti abbiamo lavorato intensamente con il ministero proprio per fare in modo che ci sia una ripartenza in sicurezza dell’Universita’. Chiaro che non potra’ essere come gli anni passati perche’ noi dobbiamo convivere con la pandemia, abbiamo la necessita’ di coniugare sicurezza e comunita'”. Manfredi ha spiegato che “ci sara’ piu’ distanziamento, ci sara’ un’occupazione delle aule al 50%, sanificazioni, percorsi di entrata e uscita separati, scaglionamento delle attivita’ utilizzando tutta la giornata, anche il sabato. Ma le universita’ torneranno alla didattica in presenza e questo e’ un dato molto importante, ripartira’ la comunita’ universitaria in presenza”.
Il ministro, inoltre, ha specificato che “le lezioni saranno miste, una parte dei ragazzi seguira’ per un periodo di tempo le lezioni a distanza. Noi cercheremo di privilegiare le matricole, perche’ e’ chiaro che abbiamo una responsabilita’ verso i ragazzi che arrivano all’universita’ e che debbono essere un po’ inquadrati, che non sanno bene come si studia, cosa si fa. Loro sono un po’ i nostri cuccioli e devono essere trattati in maniera privilegiata. Gli studenti un po’ piu’ grandi si sacrificheranno un po’ in piu’ perche’ faranno piu’ didattica online e lasceranno un po’ di spazio ai giovani. Anche in virtu’ di uno spirito di solidarieta’ accademica che fa parte un po’ della natura dell’universita'”. Manfredi ha poi ribadito la necessita’ di “essere prudenti, convivere con questa pandemia, anche con qualche focolaio che inevitabilmente nascera’. Pero’ siamo pronti, organizzati, molto determinati e faremo sicuramente bene”. Ai ragazzi, inoltre, ha rivolto un appello: “il loro futuro e’ nelle loro mani, quindi tutti con la mascherina, molta attenzione, pochi assembramenti e grande responsabilita’. Cosi’ riusciremo a convivere con il virus e fare tutto quello che si deve fare”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Agosto 2020 - 19:11