E’ salito ad almeno 78 morti e 4.000 feriti il bilancio delle vittime delle esplosioni che ieri hanno devastato parte della città di Beirut.
Lo ha reso noto il ministro libanese della Salute, Hamad Hasan, come riferito dalle tv satellitari. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza di due settimane, a seguito della tragedia che mette in ginocchio un Paese già provato da crisi economica e epidemia di coronavirus.
Le esplosioni, udite anche a Nicosia (Cipro), a 240 chilometri (150 miglia) di distanza, sono state registrate dai sismologi come l’equivalente di un terremoto di magnitudo 3,3. Dopo le voci che si erano rincorse per l’intera serata, e’ arrivata la conferma direttamente dalle parole del premier libanese, Hassan Diab: ad esplodere sono state 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio.
Articolo pubblicato il giorno 5 Agosto 2020 - 07:32