“È evidente che concetti astratti come distanze e banchi non aiutano. Perché la scuola non diventi un moltiplicatore dei contagi è più utile prescrivere la vaccinazione antinfluenzale a tutti, misurare la temperatura all’ingresso abbassando la soglia a 37 e mappare le zone di residenza degli studenti.
In caso di focolaio in una determinata area i bambini che ci abitano devono stare a casa con la manleva dei genitori nei confronti della scuola”. Così il virologo Andrea Crisanti in un’intervista a La Stampa.
Articolo pubblicato il giorno 21 Agosto 2020 - 09:46