“Stiamo lavorando ormai da settimane, quindi il 14 settembre la scuola riparte”.
Lo ribadisce il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, intervenendo in videoconferenza con il Giffoni Film Festival, sottolineando di aver fatto “un lavoro enorme per garantire al massimo la sicurezza dei nostri studenti e delle nostre studentesse e, ovviamente, di tutto il personale scolastico”. Quanto alle difficolta’ nel reperire aule per assicurare il distanziamento tra studenti, l’esponente di Governo rimarca di aver “fatto un lavoro enorme perche’ mantenere il metro di distanza come il Comitato tecnico-scientifico ci ha detto di fare a giugno, non e’ stato facile”. “Tutta l’estate – aggiunge – e’ servita a ricavare aule nuove, a trovarne delle altre”.
“L’Italia, da questo punto di vista, ha fatto veramente un lavoro eccezionale – sottolinea il ministro – mentre in altri Paesi, hanno deciso un po’ diversamente. Cioe’ se c’e’ il metro di distanziamento e’ bene, altrimenti mettono tutti la mascherina. Noi abbiamo provato ad andare oltre. Non a caso abbiamo investito 2,9 miliardi di euro. Assumeremo tantissimi docenti e personale Ata che avranno un ruolo molto importante nella gestione dell’emergenza”. Il tema dell’incontro a Giffoni era il digitale che, per Azzolina, “e’ uno strumento e come tutti gli strumenti bisogna saperlo utilizzare. Compito della scuola e dell’educazione civica che, quest’anno, partira’ a tutti gli effetti come materia, e’ anche quello di insegnare ai nostri studenti e alle nostre studentesse come si utilizza lo strumento tecnologico”. “I nostri docenti saranno in grado di educare i nostri studenti all’uso di uno strumento che e’ importantissimo per cui noi parliamo di nativi digitali, ma che va usato sapientemente”, assicura. Stimolata dalle domande dei giovani giurati del festival, il ministro immagina anche che la scuola italiana del futuro “deve essere formazione, innovazione, credendo che gli studenti possano fare la differenza per il futuro del nostro Paese”.
Quanto ai problemi strutturali che vivono gli edifici scolastici e l’organizzazione delle scuole, Azzolina spiega che “si tratta di problemi preesistenti legati al fatto che, nella scuola, purtroppo, non solo non si e’ investito, ma sono stati fatti dei tagli pesantissimi in termini di miliardi di euro. Questa scuola abbiamo ereditato adesso, ma non bastano le parole, ci vogliono i fatti”. “E noi- rivendica – con i fatti, da gennaio ad oggi, abbiamo quasi messo 7 miliardi sulla scuola e per la ripartenza di settembre, nello specifico, 2,9 miliardi di euro che servono per lavori di edilizia scolastica leggera, significa assumere personale a tempo indeterminato e a tempo determinato, significa fare formazione per il nostro personale scolastico tutto, significa credere che la scuola e’ il motore del Paese”. Per la didattica a distanza, il ministro riconosce che, “a marzo non eravamo preparati quando siamo partiti”, ma “questi mesi – dice – non soltanto ci hanno permesso di acquisire esperienza, ma anche di scrivere quei documenti assolutamente necessari laddove ancora la didattica digitale integrata dovesse essere utilizzata. Abbiamo scritto delle linee guida che valgono su tutto il territorio nazionale, abbiamo adesso anche i device per poter affrontare la situazione. Oggi, abbiamo una situazione molto piu’ omogenea rispetto a quella dalla quale partivamo”. Volgendo lo sguardo al 14 settembre, quando si ritorna tra i banchi, Azzolina illustra le regole base che dovranno seguire gli studenti, rammentando che, “ieri ho avuto il piacere di incontrare il forum degli studenti e anche le consulte degli studenti” con cui “abbiamo parlato di tre regole in un’ottica di responsabilita’ che gli studenti dovranno sicuramente avere a settembre”. “Il distanziamento – chiarisce – mantenere un metro e’ fondamentale; l’uso della mascherina laddove fosse necessario; l’igienizzazione, quanta piu’ possibile, delle mani. Sono tre regole semplici da seguire”, conclude.
Articolo pubblicato il giorno 27 Agosto 2020 - 18:57