Secondo quanto emerso dalle indagini, attraverso la pubblicita’ su piattaforme di social network, i siti offrivano la possibilita’ di accedere a finanziamenti senza particolari forme di garanzia. Attiravano cosi’ diversi utenti, ai quali veniva preventivamente richiesto di effettuare versamenti anticipati, cui non seguiva l’erogazione del prestito. Gli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle hanno portato a individuare due persone residenti in Germania, collegate alle societa’ di diritto elvetico e spagnolo gestrici di piu’ siti internet, utilizzati per organizzare truffe mediante fittizi finanziamenti.
Dall’esame della documentazione bancaria e’ emerso che il sistema truffaldino, nel solo periodo dal primo marzo al 30 aprile 2019, ha permesso di ottenere illeciti guadagni, a danno di 300 stranieri, di nazionalita’ spagnola, croata, inglese, tedesca e portoghese, e di 102 italiani (residenti nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia), per un ammontare complessivo di 210 mila euro, a fronte di finanziamenti “promessi”, ma mai erogati, per milioni di euro.
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