E’ stata causata da “una significativa proliferazione di fitoplancton, microalghe non considerate tossiche per l’uomo” la colorazione anomala del mare che si è verificata lo scorso 22 agosto a Baia Domizia, località balneare sul litorale domizio in provincia di Caserta, e in particolare nelle aree Baia Felice nel comune di Cellone e Le Vagnole nel comune di Mondragone. E’ quanto emerso dalle analisi eseguite dall’Arpac sui prelievi di acque costiere effettuati il 22 agosto a seguito delle segnalazioni di schiume in mare. I risultati delle analisi relative ai parametri microbiologici, indice di contaminazione fecale, resi noti nella giornata di ieri, hanno accertato la conformità ai limiti previsti dalla normativa vigente. Già in precedenza, nel corso dell’attuale stagione balneare, Arpac era intervenuta a seguito di segnalazioni di schiume nelle acque costiere. Lo scorso luglio e a inizio agosto era stata riscontrata una significativa proliferazione di fitoplancton e anche in quei casi i parametri microbiologici erano risultati nei limiti di legge (tranne che nell’area “Foce Sud Garigliano” del comune di Sessa Aurunca, comunque classificata come non idonea alla balneazione). “Il quadro delle risultanze emerse finora nel corso dell’attuale stagione balneare – fa sapere Arpac – avvalora l’ipotesi di un’origine naturale dei fenomeni di schiume in mare segnalati lungo il litorale domizio”.
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