Scavi di Pompei: il Progetto RFI per via Plinio e la scomparsa dell’HUB Turistico.
Oltre i rumors numerosi che riguardano il nuovo assetto urbanistico della via Plinio e delle aree con essa confinanti, circola ufficiosamente anche una immagine cartografica che noi riproduciamo nella consapevolezza del fatto che il Commissario Prefettizio Santi Giuffrè ha annunciato sui social che a Roma si è tenuta la preconferenza dei servizi con i vertici di RFI, ex Rete Italia, ex FFSS per intenderci con il lettore di bocca buona.
Tale preconferenza romana, tenutasi quindi lontano da Pompei, si è basata sulle previsioni riportate in questa cartografia la quale apporta notevolissime variazioni all’assetto cinematico di quella zona di Pompei che è stata ed è, fino ad oggi almeno, lo scrigno prezioso dei flussi turistici diretti in visita agli Scavi di Pompei. In questo momento il GPP-Grande Progetto Pompei è in disarmo, anche perché il Direttore Generale Osanna – nonostante la pletora delle collaborazioni da lui ricevute da parte degli organi centrali dello stato – non è riuscito a bissare la assegnazione di fondi straordinari europei come era nelle speranze degli addetti ai lavori. Ad oggi sembra che un solo cantiere, sebbene chiuso, non abbia visto ancora completato l’iter tecnico amministrativo, pervenendo al collaudo per questioni di legittimità urbanistica e paesaggistica dell’intervento. Sono passati però cinque anni, invece dei tre previsti.
Ma questa notizia e la precedente saranno oggetto di uno specifico nostro approfondimento. Ora ci preme capire la portata delle variazioni urbanistiche previste dal Progetto RFI, che ha perso per strada l’HUB turistico. Sì proprio quello per cui si è battuto il ministro Franceschini, mettendoci la faccia più volte, fin da quando l’HUB previsto era un vero e proprio HUB da realizzarsi nel nodo delle reti ferroviarie EAV e RFI, delle linee Napoli Sorrento e Napoli Salerno Battipaglia. Via facendo l’HUB era diventato un mini HUB che aveva però il pregio del recupero della Stazione Borbonica della linea RFI storica, cioè quella ottocentesca della Napoli Portici Nocera Inferiore. Ora l’HUB – incredibile ma vero – non c’è più. Rimane soltanto la riqualificazione della Stazione Borbonica per la quale viene ripristinata la vecchia fermata Pompei Scavi.
La montagna ha partorito il topolino. Ecco tutto.
In questo periodo risulta sospesa anche l’attività dei carabinieri sui cantieri del Grande Progetto, rappresentata nel quinquennio da ben tre Generali che si sono succeduti alla Direzione del Progetto. Ma non si sa se i vertici del GPP sono stati consultati. Quindi davvero non si capisce la fretta, potremmo dire anche la fregola, del Commissario prefettizio Santi Giuffrè per abbreviare i tempi, mentre è in pieno svolgimento la Campagna elettorale per la elezione del nuovo Sindaco che potrebbe uscire dalle urne già tra qualche settimana, non di più. C’è chi vede il fatto come una inopportuna ingerenza del Commissario prefettizio nelle questioni urbanistiche pompeiane, che sono per Legge esclusive del Consiglio Comunale, oggi inesistente. E c’è anche chi avrebbe visto invece, in una ottica di legittimità degli atti dovuti, la necessità di una Variante urbanistica per la nuova sistemazione della via Plinio, come si è fatto opportunamente, sia pure tra mille polemiche, per il Progetto EAV che interessa il Centro Urbano della Città nuova.
Nel merito del Progetto RFI, condiviso dal Comune di Pompei – che desta più di una perplessità sul piano tecnico urbanistico – si è già aperto nella società civile un serrato dibattito, già rappresentato dal Distretto Turistico e da altri imprenditori dell’area di Va Plinio. Cosa dire a questo punto? Chi vivrà, vedrà.
Federico L. I. Federico
Articolo pubblicato il giorno 31 Agosto 2020 - 19:17