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Sanità privata: manifestazione di protesta dei lavoratori fuori la Prefettura a Salerno

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Salerno. In mobilitazione i lavoratori della sanità privata per chiedere il rinnovo del contratto che manca da 14 anni. Una mobilitazione nazionale contro Aris e Aiop che, anche nel comune di Salerno, ha visto la realizzazione di un presidio fuori la Prefettura.

“Oggi siamo stati in piazza sotto la Prefettura di Salerno così come indicato dalle Segreterie Nazionali per presidiare in tutti i territori sotto alle prefetture e a seguire, lunedì 31 agosto, con presidi e assemblee in tutte le strutture Aiop e Aris.” dichiarano i Segretari Generali della CISL FP e UIL di Salerno Antonacchio Pietro e Donato Salvat.

Una protesta, che punta anche allo sciopero, legata alla mancata ratifica da parte delle associazioni Aiop e Aris della preintesa per il rinnovo del contratto, atteso da 14 anni, raggiunta lo scorso 10 giugno. Una scelta, quella delle due associazioni, contro la quale i sindacati sono scesi in piazza a Roma lo scorso 5 agosto in piazza Montecitorio e che sta registrando momenti di protesta in tutti i territori. La decisione di non ratificare la preintesa da parte di Aris e Aiop, affermano i Segretari di Cisl Fp e Uil Fpl di Salerno, “è una vera e propria vergogna, inflitta sulla pelle di tutte le professioniste e i professionisti della sanità privata, definiti eroi quando si tratta di fare profitto e poi negati di ogni diritto. Un comportamento inqualificabile ed irresponsabile. Intensificheremo la lotta passando per il 31 e fino allo sciopero nazionale”.

“Basta padroni predoni coi soldi pubblici” queste le parole scelte dai Coordinatori della sanità Privata De Sio Antonio e Malangone Antonio rispettivamente della CISL FP e UIL FP di Salerno per una mobilitazione che chiama in causa anche Governo e Regioni, ai quali i sindacati chiedono “un presa di posizione a sostegno delle lotte e dei diritti dei lavoratori e contro questi soggetti che non meritano di lavorare con soldi pubblici”.

Una delegazione sindacale è stata ricevuta dalla dottoressa Bevilacqua, vice capo gabinetto della Prefettura di Salerno alla quale i segretari di categoria hanno esplicitato le problematiche relative alla vertenza in atto sottolineando l’irritualità della condizione atteso che la preintesa era stata già sottoscritta e che il 31 luglio ha visto la marcia indietro delle parti datoriali, atteggiamento inspiegabile atteso che il 50% del costo contrattuale è a carico delle Regioni e che nella sostanza la sottoscrizione di un contratto che fa riferimento alla scadenza nel 2018 tendeva ad equiparare i lavoratori privati ai pubblici a testimonianza del loro operato, della dedizione al lavoro e della loro estrema professionalità. “Prepariamoci per lo sciopero generale di tutto il comparto” concludono Pietro Antonacchio e Donato Salvato.


Articolo pubblicato il giorno 24 Agosto 2020 - 14:42



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