“E’ un colpo al cuore scoprire che uno degli angoli più belli della Campania e dell’Italia intera, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è stato aggredito da personaggi senza scrupoli che hanno occultato rifiuti di ogni genere. Il caso di Salento accende i riflettori su un’area tanto vasta quanto bella, che potrebbe però essere meno incontaminata di quanto noi pensiamo perché in passato destinataria di scarichi illegali di ogni genere”.
E’ quanto dichiara l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Isabella Adinolfi, in merito ai ritrovamenti di rifiuti interrati nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
“L’augurio è che, ovviamente, si tratti di casi isolati, anche se tutti ricordiamo l’inchiesta Chernobyl sugli sversamenti illegali nel Vallo di Diano, con siti tra l’altro ancora non messi in sicurezza – aggiunge l’europarlamentare salernitana – Da qui, rinnovo il mio invito alle Istituzioni locali e non solo, ai cittadini e alle associazioni, a denunciare qualsiasi sospetto perché è necessario mantenere alta la guardia e preservare questo scrigno di tesori naturalistici e non solo da ogni azione scellerata”.
“Un primo passo importante potrebbe essere una mappatura di tutto il territorio cilentano – conclude l’on. Adinolfi – ricorrendo alle moderne tecnologie così da individuare eventuali fonti di inquinamento e intervenire”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Agosto 2020 - 14:09