In questi giorni a Pompei, complice anche la campagna elettorale, si sta consumando nella indifferenza generale delle Istituzioni e, soprattutto, della gente comune lo โstrattoโ – unโaltra definizione non ci viene a mente – della una volta famosa e operativa Azienda di Cura Soggiorno e Turismo di Pompei. Lโ A.C.S.T. di Pompei, in sigla.
Eโ uno schiaffo al Turismo della Cittร di Pompei che i pompeiani stanno accettando senza reazione alcuna, come sono abituati a fare ormai da qualche anno. Eppure questโanno a causa della pandemia da Coronavirus la economia pompeiana รจ agonizzante e il settore merceologico della ospitalitร alberghiera e ristorativa รจ ridotto al lumicino.
Possiamo dire con franchezza di peggio: economicamente al disastro.
E pensare che, soltanto fino a una quindicina di anni or sono, gli uffici turistici della Azienda aperti al pubblico erano due, dei quali uno era ospitato nellโex Hotel SUISSE a Piazza Porta Marina Inferiore. Lโaltro, quello principale, era nella storica sede in fase di sfratto in via Sacra, nei locali terranei della Casa del Pellegrino. Ampia e luminosa, distribuita su due livelli. Quella sede รจ arrivata ad ospitare una quindicina di dipendenti e addetti nei momenti di massimo fulgore operativo che pure ha avuto, sia durante le gestioni ordinarie che durante i commissariamenti causati e determinati dalla Regione Campania, a partire dagli anni novanta del Novecento. Anche questo va detto con chiarezza.
Negli ultimi anni – da quando, soppresse le Aziende Turistiche, i loro uffici erano divenuti uffici della Regione Campania, in pratica uno dei tanti stipendifici regionali reliquati dagli Enti soppressi – i dipendenti dellโAzienda si aggiravano negli uffici della sede di Pompei come pesci negli acquari. Senza motivazioni, senza indirizzi, senza obiettivi.
Ma, soprattutto senza poter dare la assistenza attesa dai turisti, che rimanevano fuori da quegli uffici, rigorosamente chiusi nel pomeriggio di tutti i giorni e nei giorni festivi, cioรจ proprio quando piรน grande รจ il bisogno di assistenza informativa da parte del Turista.
In questi giorni i โreduciโ della Azienda turistica – che โcombattentiโ in veritร non sono mai stati – sono in mesto transito per trasloco (meglio dire sfratto?) alโฆ marciapiede di fronte!
Portano con sรฉ la polvere di stelle luminose di un tempo passato, che non tornerร mai piรน per loro. Vanno a occupare la sede storica della Sezione comunale degli ex Combattenti e Reduci, poi divenuta in tempi successivi la Sede dellโAssociazione pensionati Bartolo Longo.
Non sappiamo valutare se la nuova sede – al proprio esterno dignitosa, perchรฉ incastonata nel fronte laterale dellโottocentesco Palazzo De Fusco, sede del Comune di Pompei – potrร ospitare i dipendenti rimasti, sia pure pochi, in quanto ce la ricordiamo abbastanza angusta. Ma chi vivrร vedrร . Anche sotto il profilo delle norme anti Covid vigenti o sopravvenienti.
Unica nota positiva di questa cronaca รจ il fatto che gli uffici liberati dalla ex Azienda Turismo saranno occupati dagli organi della Questura di Napoli, Polizia di Stato di Pompei che potranno ancora meglio cosรฌ fornire i loro servizi dโordine pubblico e di controllo amministrativo per la sicurezza dei cittadini e dei turisti, accogliendoli e assistendoli meglio.
ย Federico L.I. Federico
Articolo pubblicato il giorno 10 Agosto 2020 - 13:44