L’arresto della Dia di Palermo – coordinata dal II reparto “investigazioni giudiziarie di Roma e in collaborazione con lo Scip e la Polizia brasiliana – avviene in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dall’autorita’ giudiziaria di San Paolo, in Brasile, per il quale Leonardo Badalamenti risultava latitante dal 2017. Il secondogenito di don Tano era ricercato dall’Autorita’ Giudiziaria di Barra Funda (Brasile), per associazione criminale finalizzata al traffico di stupefacenti e falsita’ ideologica.
Gli investigatori del Centro Operativo della DIA hanno rintracciato il latitante a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, nella abitazione della madre. In attesa della formalizzazione delle procedure di estradizione in Brasile, l’uomo e’ stato trasferito al penitenziario “Pagliarelli” di Palermo. Su Leonardo Badalamenti i riflettori si erano acccesi a luglio, quando ruppe il catenaccio di un casolare a Cinisi, precedentemente confiscato e poi restituito dalla Corte d’assise. Intervennero i carabinieri e scatto’ la denuncia.
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