Conviene iscriversi a un master in economia dopo la laurea o sarebbe meglio iniziare subito a lavorare? In realtà, non è tanto questa la domanda da porsi perché una cosa non esclude l’altra. Frequentando un master in un’università telematica come UniCusano, si possono fare entrambe le cose: lavorare e poi studiare nel tempo libero.
La domanda da porsi è se sia veramente utile prendere un master di questi tempi. Non esiste una risposta assoluta. Sicuramente, il master fornisce una qualifica in più che può far risaltare il tuo curriculum rispetto a tanti altri. Un corso di specializzazione del genere fornisce nuove competenze e conoscenze che possono essere sfruttate nel mondo professionale. Se poi vogliamo inserirci anche un punto di vista più romantico, possiamo dire che nella vita niente è veramente inutile e che qualsiasi cosa facciamo del nostro tempo può avere delle conseguenze inaspettate.
Ma torniamo al punto di partenza di questo articolo e parliamo dell’area in cui si dovrebbe prendere questo master. Si è parlato di economia non a caso visto che si tratta di uno dei settori che nei prossimi anni offrirà più posti di lavoro ai neolaureati. Lo ha evidenziato il Report Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal. Si tratta di uno studio portato avanti da questi due enti per aiutare i giovani a iscriversi all’università. Lo scopo dello studio, infatti, è quello di analizzare come si muoverà il mercato del lavoro e quali aree daranno più opportunità occupazionali a chi è appena uscito dall’università.
Come spiega il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli: “La scelta del percorso di studio è uno dei momenti più importanti della vita dei nostri giovani. Fornire ai ragazzi e alle famiglie le informazioni più aggiornate sulle tendenze del mercato del lavoro e sulle professioni che offrono le migliori opportunità per il futuro è fondamentale. Su questo fronte le Camere di commercio sono molto impegnate, con l’obiettivo di ridurre il più possibile il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro”.
Il risultato di questo studio ha dimostrato che tra il 2019 e il 2023 saranno necessari tra i 3 i 3,2 milioni di nuovi occupati per soddisfare le esigenze produttive delle imprese e della pubblica amministrazione. Saranno richiesti nel mercato del lavoro il 60% dei laureati e oltre il 35% delle professioni tecniche. È stata stilata anche una lista di quali saranno i percorsi di laurea che aiuteranno l’inserimento nel mondo del lavoro. Al primo posto, troviamo tutti i corsi legati all’ambito medico-sanitario con una richiesta compresa tra le 171 mila e le 176 mila unità. Subito dopo, a sorpresa, spicca economia con una richiesta compresa tra le 152 mila e le 162 mila unità. Seguono ingegneria (da 127 mila a 136 mila) e l’area giuridica (da 98 mila a 103 mila).
Quindi, sembra proprio che puntare su una formazione di tipo economico convenga, sia che si parli di laurea che di master. Per cui, se questo tipo di materie ti è sempre piaciuto, buttati! Specializzati e vedrai che nel giro di poco tempo, troverai anche uno sbocco professionale appagante.
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